«Dato confortante, l’obiettivo è assicurare sempre il massimo della qualità» lo dichiara Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC in occasione della presentazione dello studio dell’Osservatorio nazionale permanente sul contenzioso medico-legale
Denunce in calo nei confronti degli anestesisti rianimatori. Lo rileva la seconda edizione dello Studio Aaroi Emac, realizzato dall’Osservatorio nazionale permanente sul contenzioso medico-legale istituito dall’Associazione nel 2016 e presentata al 13esimo Congresso Siared. Prendendo in esame il triennio 2014-2016, emerge che le denunce analizzate sono state complessivamente 1.382 per un totale di 873 sinistri su oltre 10mila iscritti all’Associazione. Precisamente, nel 2014 sono state rilevate 540 denunce e 333 sinistri, 458 denunce e 263 sinistri nel 2015 e 384 denunce e 277 sinistri nel 2016. La riduzione netta delle denunce acquisisce un maggiore interesse se si considera che nel triennio valutato sono aumentati gli iscritti all’Aaroi Emac.
«Sono dati che mostrerebbero una diminuzione del coinvolgimento dei nostri colleghi nei processi di responsabilità civile – interviene Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC -. Il penale purtroppo segue un’altra via perché, come ben sappiamo, gli avvisi di garanzia vengono inviati a pioggia nei confronti di chiunque abbia anche minimamente transitato in un turno di lavoro finalizzato ad assistere il paziente. Però questi primi dati preliminari sono confortanti perché attestano che la rischiosità della nostra categoria è molto meno elevata di quella che si può normalmente essere portati a pensare. Trattandosi di un ambito di lavoro estremamente delicato su pazienti particolarmente fragili e spesso critici, è chiaro che è un dato confortante rispetto al livello di qualità che i nostri colleghi sono in grado di assicurare nella realtà quotidiana».
«Gli anestesisti rianimatori italiani, e precisamente l’istituzione AAROI EMAC, stanno lavorando da anni per ridurre la sinistrosità – commenta Franco Marinangeli, responsabile scientifico del centro di formazione di AAROI EMAC Simulern di Bologna – importante è cercare mediante corsi di formazione di migliorare la cultura. Ecco, lavoriamo ormai da anni su questo e riteniamo che, in parte, questi risultati siano dovuti anche veramente al miglioramento della qualità degli anestesisti rianimatori, in parte a un processo fisiologico. Infatti questa riduzione delle denunce in realtà io credo che rispecchi quello che accade anche per le altre categorie di medici, ed è un qualcosa che è già avvenuto negli anni scorsi nel mondo anglosassone, quindi ritengo che sia anche fisiologico».
«Ribadisco – prosegue – che la formazione sia stata in qualche modo fondamentale per questa riduzione di denunce. È un processo di miglioramento di qualità che rispecchia quello che si è fatto nei decenni scorsi anche nelle aziende manifatturiere. La differenza sostanziale tra noi e queste aziende è che noi lavoriamo su materiale umano, però l’oggetto è lo stesso, cioè cercare di arrivare a un sistema a zero difetti: lavorare sulle carenze, cercare di vedere il difetto nel sistema, le problematiche per cercare di correggere a monte il processo lavorativo».