L’esponente del Movimento Cinque Stelle è il 36esimo inquilino di Lungotevere Ripa. Tanti i dossier sul tavolo: dal contratto alle aggressioni ai medici. Il virologo Burioni: «È doveroso giudicare il nuovo Ministro sui fatti e non in base a un pregiudizio»
Dopo una lunga fase di consultazioni a tratti anche drammatica, il governo giallo verde è partito. L’asse Lega – Movimento Cinque Stelle ha portato al dicastero della Salute il medico legale pentastellato Giulia Grillo, 36esimo ministro della Salute della storia repubblicana. La sua poltrona è stata occupata in passato da personalità di primo piano della politica e della medicina italiana: da Umberto Veronesi a Girolamo Sirchia, dall’ex segretario PLI Renato Altissimo all’ex Dc Mariapia Garavaglia, da Tina Anselmi (prima donna ministro) a Francesco Storace.
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Tanti i dossier sul tavolo del neoministro: la questione vaccini, la sostenibilità del Sistema sanitario nazionale, la carenza di medici, le aggressioni al personale sanitario, il contratto della dirigenza medica, le diseguaglianze tra nord e sud, la lotta alla corruzione e agli sprechi. Tra i primi auguri al ministro, quelli della FNOMCeO guidata da Filippo Anelli. «La scelta di un medico per la Salute è un ottimo inizio per il Governo, e, insieme alle pagine sulla Sanità del Contratto di Governo, segno di una politica lungimirante che ha a cuore la Sanità pubblica e la Salute dei cittadini». La FNOMCeO rinnova la «sua disponibilità a collaborare con il Ministro, con il nuovo Governo e con il Parlamento, in particolare con i colleghi medici Senatori e Deputati, per promuovere una Sanità equa e solidale per tutti i cittadini, rimuovendo le disuguaglianze e sostenendo una gestione sempre più responsabile da parte dei professionisti della salute».
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Anche la FIMMG di Silvestro Scotti plaude al nuovo Ministro, sottolineando che «la nascita di un governo politico è senza alcun dubbio quanto di meglio potessimo sperare». Scotti sottolinea anche come «il primo atto concreto di attenzione alla medicina generale nello specifico ma in toto a tutta quella convenzionata possa essere l’approvazione definitiva dell’Accordo collettivo nazionale in occasione della prossima Conferenza Stato Regioni (calendarizzata per il 7 giugno)». Antonio Magi, presidente del Sumai, nel fare gli auguri alla Grillo ricorda come siano «condivisibili le pagine dedicate alla sanità» del contratto di governo Lega-M5S anche se si augura che si intervenga al più presto sul tema delle liste d’attesa, caro agli specialisti ambulatoriali.
Anche la Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi) interviene sul nuovo Governo, augurando buon lavoro a Giulia Grillo ed esprimendo il suo ringraziamento al Ministro della Salute uscente, Beatrice Lorenzin, «per il lavoro svolto in questi anni sul delicato versante della politica farmaceutica in Italia».
Soddisfatti i medici legali, categoria a cui appartiene Giulia Grillo. Luisa Regimenti, Presidente nazionale MelCo – Associazione Medicina Legale Contemporanea – Società Italiana Medico Giuridica, parla di «un evento straordinario» perchè «attraverso la sua esperienza si potranno toccare con mano e sviscerare i tanti temi che sono oggi sul tavolo della Sanità in Italia e dare delle risposte concrete ai cittadini». Anche Andrea Lenzi, Presidente del Comitato nazionale per la Biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita (Cnbbsv) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, parla del nuovo Ministro: «Ho conosciuto Giulia Grillo in passato e ha la competenza della laurea. Il fatto che il nuovo Ministro della Salute sia anche un politico mette insieme due cose che non sempre sono state così. Alcune volte c’è stato un Ministro troppo tecnico e altre troppo politico. Questa volta potremmo avere una via di mezzo positiva unendo le due cose». Augurano buon lavoro al Ministro anche il Presidente Senior Italia FederAnziani Roberto Messina e il virologo Roberto Burioni che su Facebook scrive: «La scienza non è democratica, ma il nostro Paese – fortunatamente – sì. Abbiamo finalmente un nuovo governo e un nuovo Ministro della Salute, Giulia Grillo, alla quale auguro buon lavoro. È doveroso giudicare il nuovo Ministro sui fatti e non in base a un pregiudizio. Fatti che sono e devono essere per tutti la base delle scelte quando si parla di salute e medicina, fatti che io non mancherò, qui e altrove, di portare alla vostra attenzione con il rigore e con lo stile di sempre».
Ed è proprio il tema dei vaccini quello su cui l’attesa è più alta. Giulia Grillo, intervistata in passato da Sanità Informazione (LEGGI L’INTERVISTA), ha ribadito che, pur ritenendo essenziale la formazione dei genitori e la libera scelta, l’obbligo vaccinale è una giusta misura in caso di aumento dei contagi o crollo delle coperture. Nel programma di governo giallo-verde non c’è l’abolizione dell’obbligo vaccinale, ma sia la Lega che il M5S più volte si sono espressi in passato contro l’obbligo introdotto dal Ministro Lorenzin. E oggi sulla pagina Facebook del Ministro Giulia Grillo sono comparsi numerosi messaggi tutti volti a chiedere l’abolizione della legge sull’obbligo vaccinale, la 119 del 2017. «Ministro contiamo su di lei per cancellare lo scempio della 119 e la discriminazione dei nostri figli! #libertàdiscelta #liberidiscegliere #giùlemanidaibambini», scrive un utente nei commenti a un post di ieri del neoministro. C’è anche chi chiede l’istituzione di una Commissione sulla legge («Adesso ridateci la libertà di scelta! Istituite una seria commissione formata da esperti e scienziati non prezzolati che possa fare chiarezza sulla legge 119») e chi ricorda le manifestazioni contro l’obbligo vaccinale.