«Il medico di famiglia accompagna il paziente nel percorso di vita: il suo è un ruolo fondamentale non solo per curare ma anche per insegnare un corretto stile di vita, fondamentale per affrontare la cronicità» ai nostri microfoni Walter Marrocco, Presidente della Società Italiana di Medicina della Prevenzione e Stili di Vita
Giovani, adulti e bambini si fidano solo del medico di famiglia. «Un dato dimostrato anche dallo studio dei comportamenti sociali dell’utente medio» spiega Walter Marrocco, Presidente della Società Italiana di Medicina della Prevenzione e Stili di Vita in occasione del 74° Congresso nazionale FIMMG a Cagliari.
«Come Società abbiamo deciso di promuovere e incentivare il ruolo dei medici di Medicina Generale nello stare accanto al cittadino non solo per leggere meglio e filtrare tutte le informazioni che vengono dal cosiddetto ‘Dottor Google’, non validate e verificate, ma anche per dare all’utente un supporto concreto, reale ed effettivo – sottolinea il Presidente -. Il ruolo del medico di Medicina Generale è aiutare il paziente a migliorare il proprio stile di vita, elemento fondamentale per esempio nelle patologie croniche, condizioni in cui per godere di una discreta qualità di vita, le abitudini quotidiane sono fondamentali. Con questo obiettivo, offriamo al paziente una serie di informazioni utili sia sul nostro sito internet, sia sui social network (Facebook, Twitter e Instagram), tramite i quali riusciamo a raggiungere anche quella fetta di popolazione giovane difficile da avvicinare».
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La Simpesv inoltre non offre strumenti utili solo al paziente «ma anche ai professionisti sanitari – prosegue Marrocco -. Il nostro compito è quello di stimolare e supportare i colleghi nell’affiancare allo strumento terapeutico e diagnostico classico anche quello della modifica degli stili di vita per fare in modo che i pazienti assumano delle abitudini più salutari. Questo, come detto, è particolarmente utile nella gestione per esempio delle patologie croniche, cardiovascolari, metaboliche e così via».
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La presa in carico del malato cronico è uno dei temi fondamentali all’attenzione della Medicina Generale; si tratta infatti di pazienti fragili e in molti casi difficili da gestire. «Ci vuole un intervento capillare per fronteggiare l’emergenza cronicità – aggiunge il Presidente –. Proprio per questo, noi medici di famiglia siamo particolarmente convinti che nessun farmaco da solo può farcela, è necessario infatti che il paziente venga educato e stimolato sia ad essere aderente alla terapia farmacologica ma anche a seguire un sano stile di vita; fondamentale è l’alimentazione, l’attività fisica ed è necessario evitare gli abusi classici del fumo e dell’alcol. La promozione di sani stili di vita però è un processo lungo e impegnativo perché presuppone anche la modifica dei comportamenti e sappiamo che questo non è un meccanismo immediato e automatico».