Salute 27 Dicembre 2021 14:50

In Sardegna la proposta di legge per garantire l’assistenza sanitaria di base ai senzatetto

Manca (M5S): «Il 40% dei senza fissa dimora in Regione sono sardi, tra cui molti padri separati»

In Sardegna la proposta di legge per garantire l’assistenza sanitaria di base ai senzatetto

Un atto «di buon senso e senza colori politici». Così la Consigliera Regionale M5S sarda, Desirè Manca, ha definito ai nostri microfoni il documento di cui è prima firmataria: la proposta di legge per garantire l’assistenza sanitaria di base ai senzatetto in Sardegna. Una proposta di legge essenziale, semplice nei contenuti ma dalla grande portata etica e sociale. Ad oggi, infatti, è preclusa ai soggetti senza fissa dimora l’iscrizione nelle liste dei medici di medicina generale. Di conseguenza agli stessi soggetti è negata, tra le altre cose, l’inclusione nei programmi di prevenzione e screening, demandandone l’intero carico assistenziale ai Pronto Soccorso, ovviamente solo in caso di emergenze.

Le origini e i contenuti della proposta della legge

«Questa proposta di legge nasce da vari incontri con le associazioni che aiutano i cosiddetti “ultimi”, i più vulnerabili – spiega la Consigliera Regionale – durante i quali ci siamo resi conto che qualcosa che tendevamo a dare per scontato, cioè l’assistenza medica di base anche ai senzatetto, in realtà non è prevista, perlomeno qui in Sardegna. Da qui l’esigenza di proporre un testo di legge, composta da quattro articoli, che non prevede nessun tipo di costo aggiuntivo per le casse della Regione, allo scopo di garantire a tutti i senzatetto la possibilità di avvalersi di un’assistenza sanitaria e di aderire anche ai programmi di prevenzione e screening. Abbiamo presentato la proposta in Consiglio Regionale – aggiunge la prima firmataria – e ci auguriamo che venga calendarizzata subito, all’inizio del nuovo anno, in Commissione Sanità, e che trovi poi la possibilità di essere accolta da tutti i gruppi politici».

L’iter per ottenere l’assistenza sanitaria di base

«L’iscrizione e relativa assegnazione del medico di base – spiega l’on. Manca – avverrebbe per il tramite dei servizi sociali e delle associazioni che seguono già queste persone nei vari territori della Regione. Il 60% dei senza fissa dimora sono stranieri, ma abbiamo riscontrato la presenza di italiani, quindi sardi, a seguito di vicissitudini finanziarie e/o familiari: molti di loro sono padri separati che vivono in automobile perché non hanno la possibilità di pagarsi una dimora».

E proprio i padri separati in difficoltà sono destinatari di una ulteriore proposta di legge in Sardegna, già presentata in Consiglio Regionale. «Confrontandoci con le associazioni di padri separati – conclude l’on. Manca – ci siamo resi conto della necessità di istituire delle “case dei papà”, degli alloggi ad uso transitorio che possano accogliere queste persone in modo dignitoso».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Oncoematologia, caso Sardegna: una sola struttura e tanti disagi. Le famiglie chiedono risposte
VIAGGIO NELLE REGIONI | Inizia dalla Sardegna il nostro approfondimento sull'oncoematologia pediatrica nei diversi territori italiani. Dal 2020 il presidio microcitemico Antonio Cao è passato dall’ospedale Brotzu all’Asl 8 Cagliari. È l’inizio di una serie di disfunzioni e malfunzionamenti denunciati da ASGOP, Associazione Sarda dei Genitori in Oncoematologia Pediatrica. Presentato un esposto e due interrogazioni parlamentari
West Nile: nuovo caso in Sardegna, emergenza in crescita
Continua a cresce l'emergenza West Nile in Italia. Ieri è stato registrato l'ottavo caso in Sardegna. La donna non è in condizioni gravi
Sardegna, aumentano i contagi, Solinas intensifica i controlli nei porti e aeroporti in attesa del Green pass
Raddoppia l’indice Rt, ma i ricoveri restano contenuti. Vaccinati a quota un milione. L’appello dell’assessore Nieddu agli indecisi: «Con il vaccino possibile l’immunità di gregge e ripresa dell’economia»
di Federica Bosco
In Sardegna tornano i “medici in affitto” per fronteggiare la carenza di personale
Una società esterna fornirà i medici per il Punto di Primo Intervento dell’ospedale di Delogu (Oristano). I presidenti degli OMCeO sardi non ci stanno: «Scelta inopportuna, serve attivare un nuovo corso di formazione». Quici (Cimo): «Così si creano medici di serie A e medici di Serie B»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...