Pandemie 28 Dicembre 2021 11:30

Quando fare il tampone? La guida

Chi deve sottoporsi al tampone? E quando è il momento più adatto? Cosa prevedono le regole

Quando fare il tampone? La guida

Con la curva dei contagi drammaticamente in crescita ed il periodo di feste che si accompagna alle tradizionali riunioni (per non parlare di assembramenti) di famiglie e amici, è corsa al tampone. Le code fuori le farmacie sono simili a quelle che si vedono solo nel periodo di saldi o del lancio di nuovi apparecchi digitali e la disponibilità dei test inizia a scarseggiare. È bene dunque ricordare chi debba sottoporsi al tampone e quando, per evitare di intasare inutilmente i centri in cui si effettuano i test e di dar vita ad una valanga di falsi negativi.

Perché fare il tampone

Sono quattro i principali motivi che giustificano un tampone:

  • un contatto stretto con una persona risultata positiva al Covid-19;
  • l’insorgenza di sintomi riconducibili all’infezione;
  • incontri con altre persone (soprattutto se fragili) cui si vuole partecipare con maggiore sicurezza;
  • la necessità di ottenere il Green pass per coloro che hanno deciso di non sottoporsi alla vaccinazione.

Chi sono i contatti stretti

Il ministero della Salute definisce “contatto stretto” di un caso probabile o confermato:

  • una persona che vive nella stessa casa di un caso Covid-19;
  • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso Covid-19 (per esempio la stretta di mano);
  • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso Covid-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso Covid-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti;
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso Covid-19 in assenza di DPI idonei;
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso Covid-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
  • una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso Covid-19.

Quando devono fare il tampone i contatti stretti

Le regole ad oggi in vigore prevedono che i contatti stretti di un positivo al Covid-19 osservino un periodo di quarantena che varia a seconda dello stato vaccinale: 7 giorni dall’ultima esposizione per i vaccinati, 10 giorni per i non vaccinati. Ad oggi quindi sottoporsi ad un tampone con esito negativo prima di questo periodo non è sufficiente per essere esonerati dal rispetto della quarantena.

Tuttavia, proprio in queste ore si discute della necessità di revisionare queste regole in virtù del grande numero di positivi che rischierebbe di bloccare servizi essenziali per il Paese e della minore gravità dei sintomi causati dalla variante Omicron.

I contatti stretti possono quindi tornare in comunità solo in caso di tampone con esito negativo eseguito dopo il periodo di quarantena. Nel caso non fosse possibile eseguire un test molecolare o antigenico tra il settimo ed il quattordicesimo giorno, si può valutare di concludere il periodo di quarantena dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, anche in assenza di tampone.

Qualora si voglia trascorrere il periodo di quarantena con maggiore tranquillità, tuttavia, in caso di assenza di sintomi si consiglia di eseguire un tampone molecolare ad almeno 48 ore dall’ultimo contatto con il positivo, mentre il rapido è preferibile eseguirlo a partire dalle 72 ore. Se effettuato subito dopo il contatto, infatti, il rischio di falso negativo è più alto. In ogni caso, il tampone va ripetuto al termine del periodo di quarantena.

Quando fare il tampone in caso di sintomi o incontri

In questo caso non ci sono indicazioni specifiche in termini temporali: sarà il medico di famiglia ad indicare il momento più adatto per eseguire il test. Tuttavia, è consigliabile sottoporsi al tampone appena compaiono i sintomi e poco prima di incontri con altre persone: se il test viene fatto troppo presto infatti il rischio di venire in contatto con altre persone positive aumenta, rendendo vana la decisione di sottoporsi al tampone.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Quarantena e isolamento ridotti, nuova circolare del Ministero della Salute
Una nuova circolare del ministero della Salute accorcia i tempi previsti per la quarantena dei positivi e l'isolamento in caso di positività persistente
Se la linea del tampone rapido appare sbiadita significa che la carica virale è più bassa?
Il tampone rapido, oltre a verificare l'eventuale positività, è anche in grado di definirla in termini quantitativi?
di Valentina Arcovio
Quanto dura la quarantena dei vaccinati risultati positivi al virus Sars-CoV-2?
Per le persone vaccinate le regole della quarantena rimangono le stesse anche a fine stato d'emergenza
Test molecolari, antigenici e salivari, è ancora caos. Quali sono le opzioni che abbiamo?
Maurizio Sanguinetti, direttore del Dipartimento di Scienze di Laboratorio e Infettivologiche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS fa il punto sugli strumenti che abbiamo a disposizione per la diagnosi o lo screening di Covid-19
Tamponi nelle parafarmacie, indennità, consenso informato. Così i partiti vogliono cambiare il decreto sull’obbligo vaccinale
Centinaia gli emendamenti presentati al DL 1 del 2022 che introduce l’obbligo vaccinale per gli over 50. Coraggio Italia chiede di estendere l’obbligo agli over 18. Mentre il M5S chiede tamponi calmierati in base al reddito. Richiesta bipartisan per consentire anche a chi ha il Green pass base di fruire dei trasporti marittimi
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...