È stata analizzata dalla Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata la qualità percepita dalle prime 100 donne operate al seno, e prese in carico attraverso il servizio di telemedicina nel 2021, sul totale dei 572 casi trattati nel corso del 2021, circa il 10% in più rispetto al 2020. In particolare, il campione delle […]
È stata analizzata dalla Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata la qualità percepita dalle prime 100 donne operate al seno, e prese in carico attraverso il servizio di telemedicina nel 2021, sul totale dei 572 casi trattati nel corso del 2021, circa il 10% in più rispetto al 2020.
In particolare, il campione delle pazienti è stato sottoposto ad analisi dei Patient’s Related Outcomes (PROS) che hanno verificato molti aspetti rilevanti dell’assistenza erogata a 3 mesi dall’intervento.
I dati sugli esiti riferiti dalle pazienti confermano gli alti standard di qualità riconosciuti al centro di Senologia di AOSGA, già da diversi anni in possesso della certificazione europea di qualità ITALCERT-BCCERT. In particolare, il 99% delle pazienti si dichiara soddisfatto dell’accoglienza/organizzazione del Centro; il 96% delle donne si dichiara soddisfatto del trattamento ricevuto; il 72% non ha avuto difficoltà a parlare con il personale del Centro nel mese precedente all’indagine e il 97% delle pazienti ha dichiarato che il linguaggio usato dal personale è comprensibile. Rispetto al risultato estetico relativo all’intervento il 79% delle donne è rimasto soddisfatto.
«I PROS si stanno diffondendo come uno strumento rilevante e molto potente per valutare gli esiti clinici – ha spiegato Patrizia Magrini, Direttore Sanitario dell’AO San Giovanni Addolorata – per questo siamo davvero orgogliosi di aver attivato questo nuovo sistema di valutazione dei servizi rivolti alle donne attraverso items specifici che hanno confermato come la qualità percepita dalle pazienti sia in linea con la qualità reale del servizio erogato».
Dai risultati emerge, inoltre, che esiste una percentuale di donne che entra in difficoltà socioeconomiche dopo la diagnosi di cancro al seno: difficoltà familiari (29%), difficoltà economiche (16%), ansia o depressione (27%). Ciò dimostra che gli esiti riferiti dalle pazienti forniscono non solo una misurazione di carattere clinico, ma coinvolgono anche aspetti più generali che afferiscono alla sfera sociosanitaria, al benessere e alla qualità della vita.
«Sono risultati che ci rendono davvero orgogliosi del lavoro svolto con tanto sacrificio da tutto il personale – ha detto Lucio Fortunato Direttore del Centro di Senologia – e nelle attuali difficoltà che purtroppo stiamo condividendo a causa del periodo pandemico. Questo ci conferma ai primissimi posti tra i Centri nel Lazio con pochi corrispettivi in Italia».
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