Salute 20 Gennaio 2022 15:07

1,2 milioni di morti per super-batteri. Maga (Cnr): «Sia da monito contro uso improprio di zitromax»

Nel 2019 l’antibiotico-resistenza ha ucciso ben 1,27 milioni di persone, più di quanto abbiano fatto AIDS e malaria. Maga del Cnr: «Fondamentale contrastare uso inappropriato di antibiotici, come lo zitromax contro Covid-19»

1,2 milioni di morti per super-batteri. Maga (Cnr): «Sia da monito contro uso improprio di zitromax»

Mentre in Italia c’è la corsa all’acquisto di zitromax per trattare, in maniera inappropriata, l’infezione da Covid-19, la prestigiosa rivista The Lancet pubblica un dato allarmante. A causa delle infezioni batteriche resistenti agli antibiotici, solo nel 2019, sono morte la bellezza di 1,27 milioni di persone, molte più dei decessi causati dall’AIDS e dalla malaria. Si stima che l’AIDS e la malaria abbiano causato rispettivamente 860.000 e 640.000 morti nel 2019. Non solo. Le infezioni resistenti agli antibiotici hanno avuto un ruolo chiave in 4,95 milioni di decessi.

«Il caso dello zitromax per infezione da Sars-CoV-2, che non ha assolutamente alcuna utilità clinica nei confronti del virus, e che quindi va usato come ogni antibiotico solo sotto prescrizione medica e soprattutto unicamente per prevenire e trattare infezioni batteriche, è un tipico esempio di uso ingiustificato di un antibiotico che potrebbe eventualmente peggiorare una situazione che si sta facendo sempre più complessa e pericolosa» commenta Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del CNR di Pavia.

La maggior parte dei decessi si verificano per infezioni comuni

Lo studio pubblicato da The Lancet rappresenta la prima analisi completa dell’impatto globale della resistenza agli antibiotici. Le stime riguardano complessivamente 204 paesi e territori in tutto il mondo e confermano che l’antibiotico resistenza rappresenta una minaccia per la salute globale, in particolare per i paesi a basso e medio reddito. Il rapido investimento in nuove cure, il miglioramento delle misure di controllo delle infezioni e l’uso ottimizzato degli antibiotici sono tra le misure che possono aiutare i paesi a proteggere i propri sistemi sanitari dalla minaccia della resistenza antimicrobica. Lo studio mostra che molte centinaia di migliaia di decessi si verificano a causa di infezioni comuni e precedentemente curabili, come infezioni delle vie respiratorie inferiori e del flusso sanguigno, perché i batteri che le causano sono diventati resistenti ai trattamenti. La farmacoresistenza nelle infezioni delle vie respiratorie inferiori, come la polmonite, ha avuto il maggiore impatto, causando oltre 400.000 decessi ed essendo associata indirettamente a oltre 1,5 milioni di decessi. La resistenza ai farmaci nelle infezioni del sangue, che può portare alla sepsi, condizione pericolosa per la vita, ha causato circa 370.000 morti ed è stata associata a quasi 1,5 milioni di decessi. La resistenza ai farmaci nelle infezioni intra addominali – comunemente causate da appendicite – ha portato direttamente a circa 210.000 decessi ed è stata associata a circa 800.000.

In Europa si verificano 40mila decessi ogni anno a causa di infezioni resistenti agli antibiotici

«Il problema della resistenza agli antibiotici da parte di molti ceppi batterici patogeni – sottolinea Maga – è drammatico. Già attualmente in Europa si verificano circa 40mila decessi ogni anno a causa di infezioni che non possono essere debellate dagli antibiotici comunemente in uso. Ma si stima che nel 2050 i decessi potrebbero essere diversi milioni. Questo purtroppo è dovuto anche a un uso eccessivo e spesso non giustificato di antibiotici». I dati del nuovo report sono quindi un ulteriore monito. «Questi nuovi dati – sottolinea il coautore dello studio, Chris Murray dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington – rivelano la reale portata della resistenza antimicrobica a livello mondiale e sono un chiaro segnale che dobbiamo agire ora per combattere la minaccia. Stime precedenti avevano previsto 10 milioni di morti all’anno per resistenza antimicrobica entro il 2050, ma ora sappiamo per certo che siamo già molto più vicini a quella cifra di quanto pensassimo. Dobbiamo sfruttare questi dati per correggere la rotta e guidare l’innovazione se vogliamo rimanere in testa nella corsa contro la resistenza antimicrobica».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Forno a microonde, attenzione ai batteri: “Ne può contenere fino a 101 ceppi”
Gli scienziati: "Non è una 'bomba batteriologica', ma va regolarmente pulito". Le ricerche precedenti avevano già dimostrato la presenza di comunità batteriche in elettrodomestici come le lavastoviglie e le macchinette del caffè, ma questa è la prima volta che si prende in considerazione il forno a microonde
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Allarme antibiotico-resistenza, molti farmaci non funzionano più contro comuni infezioni infantili
Uno studio dell'Università di Sidney ha concluso che molti farmaci per il trattamento di infezioni comuni nei bambini e nei neonati non sono più efficaci in gran parte del mondo.L'allarme è stato lanciato sulla rivista The Lancet Regional Health Southeast Asia
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...