Messina: «FederAnziani si è spesa per questo cambiamento nell’ottica della ragionevolezza, dell’efficienza e dell’attenzione ai bisogni»
«Finalmente alcuni importanti farmaci per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 (inibitori del SGLT2, agonisti recettoriali del GLP1 e inibitori del DPP4) potranno essere prescritti direttamente dai medici di MMG, oltre che da tutti gli specialisti del SSN. È una notizia importante che faciliterà la vita di molti pazienti, un passaggio atteso, per il quale da tempo la nostra organizzazione si è spesa, sollecitando in ogni modo questo cambiamento». Sono le parole del Presidente Senior Italia FederAnziani Roberto Messina che aggiunge: «Con il massimo plauso apprendiamo la notizia e ringraziamo a nome dei pazienti senior l’Aifa per aver accolto la nostra richiesta».
«La nostra organizzazione aveva sottolineato più volte l’importanza di consentire la facoltà prescrittiva di questi farmaci sia ai MMG che agli specialisti del territorio, nell’ottica di ripensare la presa in carico dei pazienti cronici. Consentendo, alla Medicina Generale di acquisire un ruolo primario nella gestione integrata del diabete – prosegue Messina -. Una misura necessaria ad arginare un numero irragionevole di piani terapeutici che generano visite specialistiche finalizzate esclusivamente al rinnovo del piano, con pesanti ricadute sulla vita dei pazienti, in particolar modo degli anziani e dei più fragili, costretti a spostarsi per effettuare le visite o addirittura a fare ricorso al privato per aggirare le lunghe liste d’attesa del SSN».
«La possibilità per tutti i medici del nostro SSN di prescrivere questi farmaci – continua Messina – che hanno ampiamente dimostrato la loro efficacia e sicurezza, è quindi un miglioramento in termini di ragionevolezza, efficienza del sistema e attenzione ai bisogni dei pazienti, che consentirà di dedicare il prezioso tempo degli specialisti alla gestione dei casi più critici e complessi, restituendo ai MMG un ruolo pienamente coerente con la loro competenza trattandosi di farmaci che sono perfettamente in grado di gestire».
«La maggior parte degli over 65 è portatrice di diverse patologie croniche, per la cui gestione efficace servono risorse dedicate e un’organizzazione che migliori l’aderenza alla terapia, semplificandola e rafforzando il rapporto tra medico e paziente – conclude Messina -. Plauso quindi alla direzione in cui va questo provvedimento, ovvero quella di rafforzare la medicina del territorio e mettere realmente al centro i bisogni di salute e la qualità della vita del paziente».
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