A distanza di oltre un anno dall’inizio della pandemia da SARS-CoV-2 appare ormai chiaro che per un numero importante di persone colpite da COVID-19 le manifestazioni cliniche non si esauriscono nelle prime settimane della fase acuta sintomatica ma possono prolungarsi con un eterogeneo complesso di manifestazioni cliniche subacute e croniche che precludono un pieno ritorno al precedente stato di salute.
Questa condizione di persistenza di sintomi, che può riguardare soggetti di qualunque età e con varia severità della fase acuta di malattia, è stata riconosciuta come una entità clinica specifica, denominata Long- COVID. Sebbene l’ampiezza dello spettro sintomatologico renda complesso definirne quadro clinico ed epidemiologia, la condizione ha un rilevante impatto clinico, che richiede dal punto di vista della presa in carico appositi provvedimenti e stanziamenti e la creazione di percorsi locali di diagnosi e assistenza basati su un approccio multidisciplinare.
Nonostante il vasto impatto clinico della condizione, sono ancora largamente incomplete le conoscenze sulla sua frequenza e volume, lo spettro di caratteristiche cliniche con cui si manifesta, gli strumenti ottimali per la sua valutazione e diagnosi. Importanti sembrano essere le conseguenze neurologiche e cardio-respiratorie legate alla condizione di Long-COVID, e gli anziani sembrano essere più colpiti dei giovani. Le modalità organizzative per la presa in carico di questa condizione, nonché le modalità di risposta già attuate sul territorio nazionale in termini di creazione di centri specifici di diagnosi e assistenza sembrano essere eterogenee, con ampie variazioni a livello regionale.
Mancano, inoltre, del tutto una rete nazionale di sorveglianza e un sito istituzionale informativo di riferimento sulla condizione. In questo contesto il Ministero della Salute ha lanciato recentemente un’iniziativa mirata ad incrementare le conoscenze e ad uniformare l’approccio al trattamento del Long-COVID a livello nazionale.
14.00 Introduzione Silvio Brusaferro Presidente, Istituto Superiore di Sanità
14.10 Il Long-COVID, una nuova malattia cronica
Paolo Francesconi Agenzia Regionale di Sanità (ARS), Toscana
Tavola rotonda
Moderatori: Luigi Bertinato, Graziano Onder Istituto Superiore di Sanità
14.20 Il Long-COVID in geriatria
Fabrizia Lattanzio Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani (INRCA), Ancona
14.30 Il Long- COVID in pediatria
Alberto Villani
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma
14.40 Il Long- COVID in dermatologia
Marta Carlesimo Università la Sapienza, Roma
14.50 Il Long- COVID in neurologia
Raffaele Lodi Università di Bologna
15.00 Il Long- COVID in cardiologia
Gianfranco Parati Istituto Auxologico Italiano, Milano
15.10 Il Long- COVID in pneumologia
Luca Richeldi Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
15.20 Il Long- COVID in medicina generale
Ignazio Grattagliano Società Italiana di Medicina Generale e Cure Primarie e Università degli Studi di Bari
15.30 Discussione
15.40 Il progetto CCM sulla sorveglianza Long COVID
Graziano Onder Istituto Superiore di Sanità
15.50 Conclusioni e prossimi passi
Luigi Bertinato, Graziano Onder Istituto Superiore di Sanità Responsabile Scientifico dell’evento
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