Salute 11 Febbraio 2022 09:30

XXX Giornata Mondiale del Malato: «La vera emergenza oggi è la sanità ordinaria». Il punto di Cittadinanzattiva

Mandorino (Tribunale diritti Malato): «Perché prenotare una prestazione sanitaria non è facile quanto prenotare il vaccino antiCovid-19?». E il “paziente al centro” è ancora un miraggio

XXX Giornata Mondiale del Malato: «La vera emergenza oggi è la sanità ordinaria». Il punto di Cittadinanzattiva

Più cure per chi ne ha bisogno, più rapide, eque e accessibili. Nella XXX Giornata Mondiale del Malato, ricorrenza istituita appunto trent’anni fa da San Giovanni Paolo II, ci si interroga su quanto gli ultimi due anni segnati dall’emergenza sanitaria abbiano inciso sui pazienti di tutto il mondo, sulla garanzia del diritto all’accesso alle cure nella declinazione che ogni ordinamento ne ha dato, sulle riforme da mettere in campo perché la condizione di paziente, a tutte le latitudini, sia meno gravosa. Per quanto riguarda il nostro Paese, Sanità Informazione ha fatto il punto della situazione con Annalisa Mandorino, segretario generale di CittadinanzAttiva e del Tribunale per i diritti del Malato.

Che portata ha oggi in particolare, dopo due anni di pandemia, la celebrazione della Giornata Mondiale del Malato?

«È una Giornata che acquista un doppio valore alla luce di ciò che abbiamo vissuto e appreso: se da un lato si sottolinea ulteriormente l’importanza dei Servizi Sanitari come infrastruttura sociale fondamentale da cui dipende non solo la salute dei cittadini ma il grado di tenuta di un intero Paese, dall’altro impone una riflessione sul concetto di salute globale, sulle relazioni tra i cittadini del mondo e sull’impatto che queste hanno sui sistemi sanitari e socioeconomici e, di conseguenza, sulla qualità della vita delle singole persone».

Su quali priorità è giusto insistere per tutelare i pazienti italiani nella loro condizione?

«In questo momento le priorità fondamentali per i pazienti sono il recupero di un’attenzione verso le patologie non Covid, la cosiddetta sanità sospesa e tutte quelle prestazioni non erogate in periodo di pandemia e che si traducono in mancata prevenzione di cui stiamo già risentendo gli effetti e continueremo a farlo in futuro. La vera emergenza oggi è la sanità ordinaria. È urgente aggiornare i Livelli Essenziali di Assistenza, bloccati dal 2017 da una serie di pastoie burocratiche che impediscono di fatto ai pazienti di avere uniforme accesso alle cure».

Quanto ha inciso la pandemia sulle problematiche che caratterizzano i pazienti in Italia, in base alle segnalazioni che giungono al Tribunale per i diritti del Malato?

«La pandemia non ha fatto altro che esacerbare problematiche che i pazienti già segnalavano in precedenza al Tribunale del Malato: il tema dell’assistenza territoriale sicuramente, con le criticità connesse ad una assistenza ospedalo-centrica, nonostante le politiche di definanziamento non abbiano, negli anni, risparmiato nemmeno gli ospedali. La maggior parte delle segnalazioni riguardano comunque il tema dell’accesso alle cure, sia rispetto alle tempistiche quindi con la questione delle liste d’attesa, che continua ad essere centrale nel nostro Paese, ma anche in base all’equità di accesso, dal momento che ancora oggi chi non può permettersi cure private deve, troppo spesso, rinunciare alle cure stesse. Si tratta di problematiche costanti, ma acuite in particolare modo dall’emergenza sanitaria, in cui molte prestazioni sono state bloccate. Insomma, l’accesso a una sanità prossima, vicina e digitalizzata, perché anche la digitalizzazione avvicina pazienti e sistema sanitario. Chiediamoci allora perché una prestazione sanitaria non sia facilmente prenotabile come una vaccinazione antiCovid-19».

Alcune iniziative virtuose adottate in alcune Regioni italiane (come lo psicologo di base o l’assistenza ai senzatetto) potrebbero rappresentare un primo passo verso una sanità che metta davvero il paziente al centro?

«Purtroppo siamo ancora lontani da questo risultato. Queste iniziative scaturiscono anche da necessità organizzative, di riformulazione dell’offerta, ma che non necessariamente corrispondono a quella che è la reale domanda da parte di cittadini e pazienti. Ed è anche il modello che emerge dal PNRR, grande attenzione all’offerta, poca ai reali bisogni. Pensiamo al tema dell’integrazione tra sociale e sanitario, della riforma sulla non autosufficienza degli anziani di cui ci stiamo occupando come Cittadinanzattiva, sono temi difficili da tradurre in pratica su cui ci sono ancora tante resistenze dal punto di vista pratico. Se non le superiamo, il paziente al centro rischia di restare uno slogan, e niente più».

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni
La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferiche, rappresenta un elemento di disequità nell’accesso alle cure e alle prestazioni che va affrontato attraverso un’alleanza tra istituzioni, professioni sanitarie e cittadini
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Fibromialgia, associazioni pazienti: «Vogliamo chiarezza su uso fondi delle Regioni»
Associazione Italiana Sindrome Fibromiagica (Aisf), Associazione Fibromialgici Libellula Libera APS e CFU Comitato Fibromialgici Uniti Italia Odv lanciano un appello alla trasparenza
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...