Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (SMI) rende pubblica la lettera indirizzata al presidente Fnomceo
«SMI e SIMET hanno evidenziato con la proclamazione delle due giornate di sciopero i carichi insostenibili di lavoro, la mancanza di tutele dei medici (maternità, malattia, ferie, infortunio sul lavoro) l’impossibilità di conciliazione di ritmi vita-lavoro, e carenza di serie politiche sulle pari opportunità».
«Scioperiamo per un Servizio Sanitario Pubblico, perché se la sanità viene privatizzata sarà un privilegio di pochi e non un diritto di tutti. Scioperiamo perché 3 milioni di italiani sono senza medico di famiglia e le postazioni di guardia medica stanno chiudendo per mancanza di personale. Scioperiamo perché le ambulanze sono senza medico a bordo, lì dove la presenza di un medico fa la differenza tra la vita e la morte. Manifestiamo per le difficoltà dei medici penitenziari e dei medici dipendenti provati, come tutti, da questa pandemia».
Lo sciopero è l’unica arma che la Costituzione mette a nostra disposizione affinché il Sindacato possa esercitare la sua mission: tutelare i diritti, oggi calpestati. Se non ora, quando? Certi del sostegno della Fnomceo, quale casa di tutti i medici, ti invio, anche a nome dei colleghi da noi rappresentati, cordiali saluti».
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