Sanità 4 Marzo 2022 10:34

«Raccolgo fondi per chi ha perso tutto in Ucraina». La storia dello specializzando Rostyslav Boyko, a Modena con il cuore rivolto alla sua terra

All’età di 16 anni, nel 2010, raggiunge l’Italia, dove si ricongiunge con la madre, musicista che aveva scelto l’Italia per cercare un futuro migliore. Ora la specializzazione in allergologia e immunologia. E la raccolta fondi tramite la Rete del dono: «Contatterò diverse agenzie e volontari fidati, voglio avere la certezza che questi soldi finiscano ai bambini affinché possano essere curati, accuditi»

di Francesco Torre
«Raccolgo fondi per chi ha perso tutto in Ucraina». La storia dello specializzando Rostyslav Boyko, a Modena con il cuore rivolto alla sua terra

«In Ucraina sta esplodendo una crisi umanitaria e sanitaria molto seria: mancano medicinali, manca il cibo, manca tutto. Così, da medico, ho deciso di dare una mano con questa raccolta fondi». È preoccupata la voce di Rostyslav Boyko, medico specializzando ucraino da oltre dieci anni in Italia, parlando della sua terra e delle violenze e delle devastazioni che ora stanno scuotendo la ex repubblica sovietica.

Dall’Italia, da Modena dove sta seguendo il corso in allergologia e immunologia clinica, si adopera come può per dare una mano. Ed ha deciso di attivare una raccolta fondi sulla rete del dono, aiutato dai colleghi di ALS – Liberi specializzandi, per comprare e spedire farmaci e per aiutare i bambini che hanno bisogno di cure. “Mancano garze, medicinali, antibiotici, anti infiammatori e disinfettanti. Tutto ciò, servirà ad assistere la popolazione” si legge sulla pagina dedicata alla donazione.

«Sono nato e ho vissuto per dieci anni in una città che si chiama Ivano-Frankivs’k, a 250 km dal confine con la Polonia. Le persone si nascondono nei bunker e nelle cantine per la minaccia dei missili e delle bombe, però da noi la situazione per ora è tranquilla, hanno distrutto l’aeroporto della mia città ma attacchi ai civili non ce ne sono stati» spiega Boyko a Sanità Informazione.

Molto diversa, invece, la situazione per i familiari di sua moglie, originaria di Odessa, sul Mar Nero, una delle città dove gli scontri sono più aspri. «Lì la situazione è catastrofica: negozi distrutti, civili uccisi, donne che stanno partorendo nelle cantine, pazienti con Covid abbandonati al loro destino. Un disastro» spiega.

Purtroppo per Boyko l’invasione non è stata una sorpresa: «Mi interesso di storia e conosco la mentalità russa. L’Ucraina non si è mai distaccata dalla Russia, le stesse persone che erano in Parlamento il 23 di agosto 1991 sono rientrate due giorni dopo l’indipendenza del Paese nello stesso Parlamento. Il cambiamento non è mai avvenuto. La Russia ci ha sempre considerato una colonia, una terra da comandare».

La raccolta fondi sarà destinata principalmente alla popolazione dell’Ucraina centrale, dell’est e del sud che più stanno soffrendo l’assedio russo. «Contatterò diverse agenzie e volontari fidati, voglio avere la certezza che questi soldi finiscano ai bambini perché possano essere curati, accuditi e affinché ci sia il modo di comprare medicinali per civili e soldati. Vorrei dedicare questi soldi alle persone che hanno perso tutto» sottolinea il medico ucraino.

La storia è quella di un ragazzo che ha sempre avuto il sogno di diventare medico. All’età di 16 anni, nel 2010, raggiunge l’Italia, dove si ricongiunge con la madre, musicista che aveva scelto l’Italia per cercare un futuro migliore. Ora la sua casa è Modena, dove colleghi e amici non stanno facendo mancare la loro solidarietà. «Sono stato contattato da diverse persone, i miei colleghi mi portano ogni giorno dei medicinali che porto presso diversi punti di raccolta dei farmaci. Ora sto vaccinando la popolazione italiana per il Covid. Anche lì i colleghi del punto unico vaccinale mi hanno contattato per donare alcuni medicinali. Ho visto tanta umanità e solidarietà in questi giorni. Gli italiani si stanno rivelando molto solidali» conclude.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Ucraina: emergenza ferite da scheggia, allo studio IA per valutazioni «lampo»
Con l'invasione della Russia in corso, l'Ucraina sta cercando nuovi modi di utilizzare l'intelligenza artificiale per valutare e curare le ferite causate da schegge. Grazie al contributo di un gruppo di ricercatori britannici, l'IA viene addestrata con l'aiuto di modelli 3D di tessuti lesionati in laboratorio
Guerra in Ucraina, Consulcesi lancia il nuovo corso contro le emorragie da ferite da guerra
«Di fronte ai gravissimi attacchi contro l’assistenza sanitaria, mettere il maggior numero di persone in condizione di saper compiere semplici ma efficaci manovre per fermare per esempio la fuoriuscita di sangue può significare salvare una vita in più», commenta Daniele Manno, esperto di Remote e Military Life Support
Supporto psicologico ai profughi ucraini, il lavoro del centro nato in memoria di Alfredino Rampi
All’interno del centro Rampi, a Roma, è nata un’unità di aiuto ai profughi ucraini in fuga dalla guerra. Ad aiutarli volontari della protezione civile, mediatori, psicologi. Michele Grano (PSICAR): «Con i bambini usiamo la modalità ludica per aiutarli a tirare fuori in maniera mediata la propria angoscia»
di Francesco Torre
Sanitari ucraini nel SSN. I dubbi di Alternativa: «Asl non hanno strumenti per valutare requisiti»
La deputata e medico Leda Volpi ha presentato un’interrogazione per sollecitare il ministero della Salute a varare una circolare o una norma: «Derogare all’iter di riconoscimento dei titoli è rischioso, parliamo di professioni molto sensibili»
Guerra in Ucraina: Consulcesi mette in salvo 12 donne e bambini. Per loro rifugio e assistenza
Allestiti tre appartamenti con giardino a Valmontone, a Roma. 1.829 i chilometri percorsi in tre giorni dai van Consulcesi per consegnare beni e portare in Italia le vittime del conflitto
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...