Al via l’edizione numero 6 dell’AME Diabetes Update. Si esplora il diabete mellito a 360 gradi, con approfondimenti e discussioni non stop. Una tre giorni ricca di spunti, novità e conferme
Il diabete: una pandemia lunga vent’anni. In questo lasso di tempo, infatti, in Italia le persone con diabete sono aumentate del 60%, superando i 4 milioni e mezzo, ma si calcola che più di un milione non sappia di esserlo. Una tendenza che si riscontra a livello europeo dove il numero di persone affette da diabete è cresciuto del 28% in sei anni. Nonostante la crescita, causata da molteplici fattori che vanno dall’invecchiamento agli stili di vita, nella cura della malattia cronica, il modello italiano si conferma uno dei più efficienti.
Grandi progressi sono stati fatti negli ultimi anni, ma molto ancora si può fare. Da questa costatazione prende il via il VI convegno AME Diabetes Update in programma da giovedì 17 marzo a sabato 19 marzo a Napoli, presso l’Hotel Continental. Una tre giorni fitta di incontri in cui ricerca, linee guida ed esperienza clinica vengono approfonditi e discussi da oltre 200 endocrinologi dedicati alla Diabetologia. Previsti 200 endocrinologi soci di AME dedicati alla Diabetologia.
La struttura del Convegno tiene insieme ricerca, linee guida ed esperienza clinica, con un programma ricco di appuntamenti che si sviluppa nell’intero arco della giornata. Verranno discusse le innovazioni in ambito diabetologico ma ci sarà spazio anche per i nuovi trattamenti per la dislipidemia, per l’obesità, con un occhio di riguardo alle forme rare, le innovazioni in ambito nutrizionale e le complicanze meno note diabete mellito.
Una complicanza molto temibile il piede diabetico sarà oggetto di approfondimento con gli esperti AME. Prevista anche una sessione congiunta sullo scompenso cardiaco con AMNCO, SIMDO, una con SIO sull’obesità, oltre a scambi di esperienze e risultati con cardiologi e nefrologi nelle sessioni dedicate.
Ma ci sarà anche spazio per una nuova interpretazione della transizione dalla salute alla malattia.
E da ultimo, personalizzazione delle cure e partecipazione del paziente alle scelte: grazie al miglioramento delle conoscenze e all’applicazione delle misure di prevenzione e cura della patologia diabetica, molti soggetti convivono lunghi anni con il diabete mantenendo aspettativa e qualità di vita.
E poi, spazio ai giovani: l’attenzione per il nuovo e la consuetudine al lavoro di squadra non potevano far trascurare i giovani medici con simposi interamente costruiti, pensati e dedicati da loro per loro.
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