La psicoterapeuta Eleonora Iacobelli spiega quali potrebbero essere i motivi cha hanno spinto Fedez a confessare sui social di avere un problema di salute
Qualche giorno fa, commosso, Fedez ha confessato in un video pubblicato su Instagram di avere un problema di salute. Ieri un nuovo post in cui annuncia che oggi sarebbe stata una «giornata importante». È di qualche ora invece l’indiscrezione secondo la quale il celebre rapper sarebbe stato operato al San Raffaele di Milano. La cronistoria, iniziata dallo stesso Fedez sui social, ha scatenato enorme interesse nell’opinione pubblica. Moltissimi i messaggi di sostegno al rapper, ma anche tante critiche. Per alcuni è stata l’ennesima prova di esibizionismo del «re dei social».
Ma per la psicoterapeuta Eleonora Iacobelli, presidente Eurodap (Associazione Europea per il Disturbo da Attacchi di Panico) e direttore scientifico di Bioequilibrium, lo sfogo pubblico di Fedez ha radici più profonde.
«Quest’esigenza di condivisione può essere definita ‘blog-terapia‘», spiega la psicoterapeuta. «Nel mondo moderno, infatti, i social network hanno acquisito anche la funzione di ‘valvola di sfogo‘ e di luogo d’incontro utile a socializzare e scambiare informazioni con altri malati e con le loro famiglie. Mettersi a nudo – continua – e sentirsi liberi di parlare apertamente di ciò che si sta vivendo è un modo per esorcizzare la paura e trovare conforto e comprensione, ma è anche un modo utile a sfogarsi. I social possono essere utilizzati per raccontare ciò a cui si va incontro, la paura di non farcela e l’importanza di avere qualcuno accanto con cui condividere la propria battaglia».
Il mezzo tramite cui si cerca conforto è certamente nuovo, i social. Ma il bisogno di raccontare è molto più vecchio. «Chi si ammala comincia a soffrire – spiega Iacobelli – e prendono il sopravvento la vergogna, sensazione di isolamento, la perdita della propria identità e del senso della vita. La condivisione in un gruppo attraverso i social fa in modo che la paura e l’angoscia si alleggeriscano». I social, in questo senso, possono rendere la sofferenza più sopportabile. «Ci si sente meno soli e si ritrova un senso attraverso l’esempio che si dà ad altre persone che sono nella stessa situazione di malattia», sottolinea Iacobelli.
«Poi c’è anche il fattore di voler lasciare una traccia della propria esistenza legata al percorso della malattia che sarà ricordata da moltissime persone», aggiunge la psicoterapeuta. «In questo Fedez è davvero molto fortunato ad avere vicino una moglie che lo sostiene e lo supporta sempre così apertamente», sottolinea Iacobelli. «È fondamentale, infine, non sottovalutare mai l’aspetto psicologico, cosa molto importante per ‘i Ferragnez’ che non hanno mai nascosto la loro fiducia nella psicoterapia», conclude.
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