Il caso della regione Lazio, l’avvocato Zimbardi: «Nelle aziende sanitarie regionali mancano psicologi e psicoterapeuti. C’è urgenza di coprire interamente i fabbisogni attingendo alla graduatoria del concorso che, dopo essere stato atteso per oltre 15 anni, è stato indetto nel 2019»
Incerto. Si potrebbe sintetizzare utilizzando un solo aggettivo lo stato d’animo degli psicologi del Lazio che hanno partecipato al concorso per l’assunzione di nuovi professionisti nel sistema sanitario regionale. Bandito nel 2019 e atteso da oltre 15 anni il concorso ha permesso l’accesso in graduatoria di 500 psicologi, ma ad oggi ne sono stati arruolati solo poco più di 100.
«Quello che abbiamo notato – dice l’avvocato Antonio Zimbardi, che si sta occupando della questione da diversi mesi – è che vengono sempre più prorogati i contratti a termine e il fabbisogno non viene interamente coperto. Abbiamo scritto diverse note alla Regione Lazio e alla Asl titolare della graduatoria (Asl Roma 5 capofila), oltre che alle altre aziende sanitarie regionali ricevendo risposte rassicuranti sul regolare andamento dell’iter di scorrimento, ma in concreto il problema è ancora attuale – aggiunge l’avvocato -. Nelle aziende sanitarie mancano le figure delle discipline afferenti sia la psicologia che la psicoterapia. C’è urgenza di coprire interamente i fabbisogni sin d’ora attingendo da tale graduatoria, dove sono inserite professionalità che hanno dimostrato durante l’iter concorsuale di essere pronte a servire la collettività».
Le stime, i sondaggi, fino agli studi più accurati, parlano chiaro: la richiesta di psicologi e psicoterapeuti è molto superiore all’offerta, soprattutto da quando è esplosa la pandemia da Covdi-19. Una situazione che, in questi giorni, poi, si è ulteriormente aggravata a causa del conflitto esploso in Ucraina: molti presidi, infatti, sono a disposizione delle famiglie provenienti dalle zone di guerra che hanno bisogno di un urgente sostegno psicologico.
«Presto – avverte l’avvocato Zimbardi – ci troveremo a fare i conti con un altro problema, quello dei futuri pensionamenti, con sempre maggiore necessità. Il difficoltoso scorrimento della graduatoria è, peraltro, alimentato da uno stato di generale confusione». A tal proposito, il legale evidenzia il caso della Asl Roma 3 che, oltre a non utilizzare la graduatoria del 2021 del concorso indetto dalla Asl Roma 5 capofila, ha indetto (nel mese di luglio 2021) un altro concorso per le stesse figure professionali. Bando ora bloccato siccome impugnato da un nutrito gruppo di psicologi e psicoterapeuti che, con il patrocinio dello studio legale Zimbardi, ne hanno chiesto l’annullamento. «La speranza – conclude l’avvocato – è che quanto prima queste figure professionali siano inserite all’interno delle strutture sanitarie e lavoreremo incessantemente per questo».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato