Lavoro e Professioni 31 Marzo 2022 16:53

Responsabilità medica: lui ha l’amante, alla vedova non spetta il risarcimento

La sentenza 9010/2022 della Cassazione esclude il danno parentale dopo aver accertato che tra i due coniugi fosse venuta meno l’intensità del legame. La Corte d’Appello ora dovrà riesaminare il caso che aveva portato ad un risarcimento di oltre 260mila euro

Responsabilità medica: lui ha l’amante, alla vedova non spetta il risarcimento

Con il marito la storia era finita, alla vedova non spetta il risarcimento per responsabilità medica. Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza n. 9010/2022, creando così un precedente destinato a far giurisprudenza negli episodi di malpractice (e crisi coniugali).

Secondo i giudici della Suprema Corte il risarcimento del danno da responsabilità medica spetta infatti a quei soggetti legati da un vincolo intenso con il defunto, che nel caso in oggetto non ha però trovato solidi riscontri. È stato infatti accertato che l’uomo avesse da tempo una relazione extraconiugale mentre la donna, poco dopo il decesso del marito, si era riaccompagnata con un altro uomo da cui aveva avuto anche un figlio. Ulteriore indizio del fatto che tra i due non ci fossero ormai più rapporti il fatto che la donna non sia riuscita a fornire la residenza del marito.

La vicenda giudiziaria

Ma andiamo alla vicenda giudiziaria. In primo grado la vedova aveva ottenuto 280mila euro per i danni derivanti appunto da responsabilità medica. La sentenza era stata in parte poi riformata in Appello con una quantificazione di circa 260mila euro del risarcimento. L’Asl di competenza aveva allora portato la questione all’attenzione degli ermellini ponendo due motivi di doglianza: il fatto che il paziente non si fosse presentato alla visita di controllo prevista dopo tre giorni dall’intervento che ne avrebbe poi causato il decesso e, in secondo luogo, l’insussistenza di rapporti tale da giustificare il riconoscimento risarcitorio per danno parentale.

Il primo motivo è stato rigettato dalla Suprema Corte perché, come era già emerso in Appello, con la CTU era stata già escluso il nesso causale tra la mancata presentazione del paziente alla vista post operatoria con il suo decesso. Quella visita infatti non sarebbe stata sufficiente ad indagare le cause dell’infiammazione trattata e sarebbero serviti esami diagnostici maggiormente approfonditi.

Sulla seconda doglianza, invece, la Corte ha giudicato fondato il ricorso per il venir meno dell’intensità del vincolo affettivo proprio per i chiari indizi emersi in relazione ai rapporti tra i due coniugi. La Cassazione ha anche ricordato che, anche in casi come quello in oggetto, non si esclude un risarcimento in favore del coniuge separato, a patto che si possa dimostrare un legame affettivo ancora significativo anche al di fuori della convivenza. Fattispecie che, come rilevato dall’Asl ricorrente, non era ravvisabile in questa particolare vicenda.

In conclusione, dunque, la decisione è stata cassata e la questione è tornata all’attenzione della Corte d’Appello.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Responsabilità medica: Fondazione Italia in Salute, via a tavolo per un «tagliando» della Legge 24
Dagli accertamenti tecnici preventivi alla conciliazione obbligatoria fino alla gradazione della colpa in ambito penale, al ruolo degli audit clinici, alle ipotesi di costituzione di un fondo per l'alea terapeutica e l'importanza delle linee guida. Questi sono alcuni dei temi emersi dal tavolo tecnico voluto dalla Fondazione Italia in Salute per una revisione della legge sulla Responsabilità medica (Legge 24/2017)
Nascita indesiderata e responsabilità medica
Quando si ha responsabilità medica in una nascita indesiderata? Cosa sostiene la Cassazione in una recente sentenza
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
L’errore diagnostico e la responsabilità medica
L'errore diagnostico può essere causa di responsabilità medica e portare a risarcire il paziente. Un caso recente
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Enpam Sicura: Milillo e Santini condannati a risarcire Enpam
Il Tribunale civile di Roma ha condannato Giacomo Milillo e Giulio Santini a risarcire a Enpam, l’Ente previdenziale di medici e odontoiatri, 1,7 milioni di euro
Responsabilità sanitaria, pubblicato il secondo ‘Quaderno’ della Fondazione Italia in Salute
Online il secondo numero della collana 'I Quaderni' della Fondazione Italia in Salute. "Il ruolo delle Linee Guida: dalla pratica clinica alle Aule Giudiziarie",
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...