L’ultimo monitoraggio Iss-ministero della Salute mostra un aumento dei ricoveri per Covid e un aumento dell’indice Rt a 1,24
Continua a calare, seppur lievemente, l’incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale. Mentre i ricoveri, sia nei reparti di terapia intensiva che in quelli in area medica, sono in aumento. In crescita record, o almeno è così dalla fine dello scorso dicembre a oggi, l’indice di trasmissibilità Rt pari a 1,24 (range 1,14 – 1,31). Questi sono i dati più significativi del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute.
Dal 25 al 31 marzo l’incidenza registrata è di 836 casi ogni 100.000 abitanti, mentre la settimana precedente erano 848 ogni 100.000 abitanti. Nel periodo 9-22 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici ha raggiunto la soglia di 1,24, un valore mai raggiunto da quando è iniziato l’anno nuovo. Il valore di Rt si era infatti mantenuto sempre sotto 1,24 nei mesi di ottobre e novembre scorsi. E’ poi schizzato in alto nel monitoraggio del 7 gennaio 2022 relativo al periodo 15 dicembre -28 dicembre 2021, registrando un valore medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,43 con un range compreso appunto tra 1,23 e 2.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,7% contro 4,5% della settimana precedente. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 15,2% contro il 13,9% di sette giorni fa. Secondo i dati del monitoraggio settimanale, i reparti di area medica superano dunque il livello della soglia di allerta fissato al 15%. E’ l’Umbria la regione con l’incidenza più alta, 1.314, seguita dalla Puglia con 1.281 e dall’Abruzzo con 1.167 rispetto al valore medio nazionale di 836 casi ogni 100 mila abitanti. Il valore più basso con 345 in Valle d’Aosta. Per l’area medica è sempre l’Umbria con il valore più alto di occupazione dei posti letto con 34,6%, seguita dalla Calabria 34,3% e la Basilicata rispetto al 15,2 di valore nazionale. Per le terapie intensive la Sardegna è al 10,3%, la Calabria a 10,1% e l’Abruzzo a 8,8% con un valore medio nazionale di 4,7%.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (14% vs 15% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% vs 37%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 49%). «Oggi si è tenuta l’ultima riunione del Cts», dice il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. «È stato un momento importante per la gestione di questi due anni di pandemia. Ha permesso di raccogliere attorno a un tavolo esperienze molto diverse e integrate tra di loro», aggiunge. Infine Brusaferro conclude: «Oggi però siamo ancora nella pandemia, dobbiamo continuare a rispondere a questa sfida. In questo senso rimane la rete di sorveglianza con ministero, Iss, le regioni e le Asl, è l’impegno che questo Paese continua a dare attraverso i suoi professionisti per affrontare l’emergenza».
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