«L’Educatore professionale socio-pedagogico non può svolgere prestazioni che in ambito sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale siano già svolte da altre professioni sanitarie, a partire dall’Educatore professionale qualificato socio-sanitario, la cui formazione deve essere svolta in collegamento tra le Scuole di medicina e quelle di Scienze dell’educazione»
La FNO TSRM e PSTRP ha redatto un documento di posizionamento sulla “Definizione delle funzioni e del ruolo dell’Educatore professionale socio-pedagogico” di cui al Decreto ministeriale 27 ottobre 2021, quale figura che può operare solo su “apprendimenti estrinseci all’ambito patologico e riabilitativo” e ne esclude, pertanto, la trattazione di tutte le dimensioni di disfunzionalità, anche laddove non ancorate espressamente a quadri diagnostico/terapeutici in senso stretto o alle attività di prevenzione ad essi riferiti, giacché tutte ricollegabili ad aspetti di vulnerabilità – sul versante familiare, sociale e relazionale – demandate alle competenze delle figure professionali sanitarie e socio-sanitarie iscritte agli Ordini.
Attraverso tale atto la Federazione intende fornire il proprio contributo a tutela delle professioni rappresentate e delle persone da esse assistite. Il documento esplicita che le attività dell’Educatore professionale socio-pedagogico sono identificabili all’interno della promozione della prospettiva pedagogico-educativa e supportano la persona in tale dimensione, senza sovrapposizioni con le professioni sanitarie e socio-sanitarie ordinate dalla legge 3/2018.
La nota è stata predisposta congiuntamente dalle Commissioni di albo nazionali degli Educatori professionali, Assistenti sanitari, Logopedisti, Tecnici della riabilitazione psichiatrica, Terapista della neuro e psicomotricità̀ dell’età̀ evolutiva e del Terapista occupazionale, col supporto del gruppo di lavoro Aspetti giuridici e medico-legali e i legali della Federazione.
Il documento di posizionamento è stato trasmesso al Ministero della salute, al Ministero dell’università e della ricerca, alle Regioni e Province autonome, ai Comuni, alle Organizzazioni sindacali e alle Cooperative. La Federazione, inoltre, ha invitato gli Ordini a vigilare affinché l’Educatore professionale socio-pedagogico sia impiegato nel rispetto dei contenuti del decreto, mai in sostituzione di una o più̀ delle professioni sanitarie e socio-sanitarie.
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