Con il nuovo Supplemento alla rivista Monitor, l’Agenzia intende effettuare un’analisi comparativa dei modelli organizzativi dell’assistenza primaria in sei Paesi europei: Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svezia
Letteratura e le evidenze scientifiche dimostrano che, a livello internazionale, Sistemi caratterizzati da un’assistenza sanitaria di base (primary care) forte e ben strutturata presentano migliori risultati in termini di salute della popolazione assistita, grazie a un aumento dell’efficienza in termini di qualità dell’assistenza, abbinata a una crescita della soddisfazione dei pazienti per le prestazioni ricevute.
Obiettivo finale del presente lavoro è quello di supportare, attraverso le evidenze, la definizione di un nuovo modello organizzativo per l’assistenza primaria in Italia che tenga conto delle migliori esperienze nel campo internazionale, mediante l’individuazione dei principali elementi relativi alla governance, all’organizzazione, alle funzioni dei servizi, nonché al rapporto di lavoro e formazione degli operatori coinvolti. Dallo studio proposto emergono, infatti, alcuni aspetti significativi da valutare sia in prospettiva futura per indirizzare le policy e le normative di settore in Europa, sia per delle valutazioni di indirizzo in Italia.
Dal punto di vista metodologico, la ricerca ha previsto: analisi della letteratura scientifica e grigia, analisi della normativa e interviste ad esperti di ciascun Paese.
I Paesi oggetto di studio sono stati confrontati su diversi aspetti quali: figure professionali coinvolte nella primary care, funzioni delle cure primarie, rapporto di lavoro tra professionisti e sistema, servizi erogati nell’ambito della primary care, copertura finanziaria, presenza di standard organizzativi, modalità di integrazione ospedale-territorio, percorso formativo dei professionisti coinvolti, presenza di un sistema informativo omogeneo, informazioni sulla governance del sistema e modalità di implementazione dei sistemi di Information Technology e Intelligenza Artificiale.
«In Italia, un’opportunità fondamentale è oggi rappresentata dal PNRR. – dichiara il Direttore Generale, Domenico Mantoan – Gli interventi previsti nella Missione 6 Componente 1, ‘Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale’, sono infatti destinati a rafforzare i servizi sanitari territoriali, attraverso un approccio multidisciplinare e su più livelli, dalla creazione di strutture e presidi destinati alla definizione della rete territoriale, al rafforzamento dell’assistenza domiciliare, puntando anche su una più efficace integrazione tra servizi sanitari e sociosanitari. Coerentemente con i principi del PNRR, inoltre, trasversalmente nelle due componenti della Missione 6, si punta alla digitalizzazione del servizio sanitario nazionale, potenziando il concetto di sanità digitale, con particolare attenzione alla telemedicina. Si tratta dunque di un’occasione unica per dar vita ad un sistema sanitario nazionale più equo e sostenibile, che sia realmente organizzato intorno ai bisogni di salute della popolazione, al fine di assicurare elevati standard di qualità ed efficienza anche grazie allo sviluppo tecnologico e scientifico».
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