Quattro i relatori del provvedimento sulla morte volontaria medicalmente assistita: tra loro il leghista Simone Pillone e la pentastellata Alessandra Maiorino. In commissione Affari sociali audizione di rappresentanti ANCI sull’accoglienza dei profughi ucraini
La settimana che si apre con la ricorrenza del 25 aprile non vede nel calendario d’Aula particolari leggi o mozioni sui temi della salute e della sanità: a Montecitorio sarà ancora la riforma del Consiglio superiore della magistratura ad impegnare i deputati.
Saranno invece le commissioni il teatro delle principali discussioni, a partire dalle commissioni Giustizia e Sanità del Senato dove approda il provvedimento sul fine vita già approvato alla Camera. La scorsa settimana è stata già battaglia per la scelta dei relatori, che saranno ben quattro: Simone Pillon (Lega) e Alessandra Maiorino (M5S) per la commissione Giustizia, Caterina Biti (Pd) e Maria Rizzotti (Forza Italia) per la commissione Igiene e Sanità.
Nella commissione presieduta da Annamaria Parente si andrà avanti anche nell’esame di altri provvedimenti, come il ddl sull’infermiere di famiglia, relatore il pentastellato Giuseppe Pisani.
Si preannunciano discussione accese anche sul ddl relativo alle “modifiche alla normativa sugli stupefacenti”. Due i relatori che saranno i presidenti della commissione Giustizia, il leghista Andrea Ostellari, e la presidente della commissione Igiene e Sanità di Italia Viva, Annamaria Parente.
Nella commissione Affari sociali presieduta da Marialucia Lorefice si parte con l’audizione di rappresentanti dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI), sulle tematiche relative all’accoglienza dei profughi ucraini.
Si cominceranno, poi, a votare gli emendamenti sul Dl Riaperture: tanti quelli presentati, c’è attesa per la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e il rinnovo del protocollo per il calmieramento del prezzo dei tamponi.
Infine, alle battute finali la legge sulle “Disposizioni in materia di statistiche in tema di violenza di genere” già approvata dal Senato.
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