Salute 11 Maggio 2022 17:32

Paziente esperto nei comitati etici, Van Doorne (AdPEE): «Ne sanno più dei medici stessi»

L’Accademia del Paziente Esperto Eupati chiede a Speranza l’inserimento dei rappresentanti dei pazienti all’interno dei comitati etici. «La sua visione è differente perché ha vissuto la malattia – spiega la presidente AdPEE a Sanità Informazione – e il suo parere è fondamentale»

Chi è il paziente esperto certificato Eupati? Si tratta di una nuova figura professionale nel mondo della salute che si è da poco affermata anche in Italia.

Il corso dell’Accademia del paziente esperto Eupati

Con il corso di alta formazione “Patient Engagement in Ricerca e Sviluppo delle Terapie Innovativel’Accademia del Paziente Esperto EUPATI (AdPEE) si prefigge tre obiettivi. In primo luogo, fornire a pazienti e caregiver – gratuitamente – conoscenze approfondite del processo di sviluppo e ricerca dei farmaci. Poi, permettere al paziente di dialogare e collaborare attivamente con le Istituzioni, gli enti di ricerca e le aziende farmaceutiche. Il fine è mettere a punto protocolli di ricerca volti ad ottenere nuove ed efficaci terapie. Infine, diventare un interlocutore competente ed autorevole per fornire consulenze alle aziende farmaceutiche, alle autorità e nei comitati etici, per una proficua partnership tra tutti i soggetti coinvolti.

Chi è il paziente esperto

Un progetto multistakeholders, patrocinato da ISS e Farmindustria e supportato concretamente da Aifa. Una task force di esperti ricercatori, infatti, si occupa costantemente della revisione e l’aggiornamento del materiale educazionale del corso. Il paziente esperto è un soggetto preparato e consapevole, una figura da valorizzare a vantaggio dell’intera comunità.

Rappresentanti dei pazienti nei comitati etici: l’AdPEE scrive a Speranza

In Italia è in corso una revisione dell’organizzazione dei comitati etici e dell’assetto regolatorio della sperimentazione clinica. Il ruolo dei rappresentanti dei pazienti è stato finora marginale tanto da spingere l’Accademia del paziente esperto Eupati (AdPEE) a scrivere al Ministro della Salute Roberto Speranza. Perché è importante la presenza di un paziente esperto al loro interno e nell’ambito delle Sperimentazioni Cliniche? A rispondere è il Presidente AdPEE Dominique Van Doorne nell’intervista esclusiva a Sanità Informazione.

«La visione del paziente è diversa anche da quello del medico»

«Ad oggi – spiega la Van Doorne – non è stato necessario che fosse proprio un paziente a sedere in un comitato etico ma un rappresentante del volontariato. Il progetto Eupati prevede, invece, la presenza di un paziente formato in ricerca e sviluppo del farmaco». Le motivazioni sono tante: «La ricerca oggi è un processo lunghissimo e complesso, prevede moltissime fasi precliniche. Bisogna conoscere e saper leggere le tappe precedenti per poter essere di aiuto nella valutazione nel comitato etico di un farmaco» prosegue. La visione del paziente è sempre differente da quella degli altri membri, anche degli stessi medici. Conosce i problemi pratici perché ha un vissuto la fase esperienziale della malattia: per questo, secondo la presidente AdPEE, il suo parere è fondamentale.

«Il paziente può essere pronto a correre maggiori rischi»

«Il paziente ha una visione particolare, diversa da quella del medico e degli altri componenti del comitato etico su una possibile sperimentazione clinica – continua -. Ad esempio, può intervenire nelle modalità di comunicazione del consenso informato in modo che sia semplice e alla portata del paziente che dovrà firmarlo. Inoltre, valuta la fattibilità della sperimentazione clinica in relazione al rapporto rischio-beneficio. Al contrario di quello che possiamo pensare, il paziente può essere pronto a correre maggiori rischi secondo la gravità della sua malattia e secondo il beneficio che si prospetta da una terapia. Il bilancio rischio – beneficio valutato da un medico, da un’agenzia regolatoria oppure da un esperto di etica è diverso da quello del paziente E devono valutarlo tutti insieme». È per questo motivo che l’Accademia del paziente esperto Eupati chiede «che sieda all’interno del comitato etico un paziente e in particolare un paziente esperto e formato sulla ricerca e lo sviluppo del farmaco».

«Speriamo che tutti capiscano il valore aggiunto di avere un paziente esperto nei comitati etici»

Attualmente due comitati etici – quello del San Raffaele di Milano e quello del Gemelli di Roma – hanno scelto un paziente esperto Eupati come loro membro interno. «Hanno lavorato con loro e visto il grande vantaggio di avere un paziente formato. Ma non essendoci una legge, neanche nella riforma attuale dei comitati etici, questa richiesta dipenderà solamente dalla sensibilità di chi chiamerà i membri interni dei propri comitati etici. Speriamo che tutti ne capiscano il valore aggiunto».

La formazione Europea Eupati dell’AdPEE

«La formazione Eupati – sottolinea la presidente – è una formazione sulla ricerca e lo sviluppo del farmaco dalla A alla Z. Le finalità sono diverse: informare tutti i cittadini su come si fa oggi la ricerca e lo sviluppo del farmaco. Abbiamo sempre più accesso a terapie innovative e saremo chiamati anche ad entrare in studi clinici. Non sapere nulla su uno studio clinico può gettare nello sconforto un paziente al quale viene proposto. Se questo paziente ha a disposizione informazioni semplici da capire lo aiuterà tantissimo ad accettare di entrare in un protocollo di una sperimentazione clinica. È fondamentale che esistano pazienti altamente formati: il nostro corso Eupati dura un anno e diventano grandi esperti. Ne sanno di più, sulla ricerca e lo sviluppo del farmaco, dei medici stessi» conclude.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Tre anni da Ministro della Salute, il bilancio di Roberto Speranza
Dal PNRR alla formazione continua, dalle esigenze del personale sanitario alla riforma del Numero chiuso. Alla vigilia delle elezioni, il quadro generale del Ministro uscente
Dalla medicina territoriale all’infermiere di comunità, tutte le riforme a rischio con la crisi di governo
La fine anticipata della legislatura, sempre più probabile dopo le dimissioni di Mario Draghi, rischia di fermare molti disegni di legge all’esame del Parlamento: dallo psicologo delle cure primarie al budget di salute fino alle norme sulla Concorrenza. La crisi rischia di ritardare anche alcuni decreti attuativi come quelli per le malattie rare e per i ristori ai sanitari deceduti per il Covid
Quarta dose: vicini a estensione per over 60 e sanitari, il pressing dell’EMA
L'Agenzia europea per i medicinali consiglia di vaccinare con il secondo booster gli over 60. Il ministro Speranza aspetta le raccomandazioni ufficiali, mentre gli scienziati invitano ad agire subito
Lavoro Usurante, apprezzamento AAROI-EMAC per le parole del Ministro Speranza
L'AAROI-EMAC (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani – Emergenza Area Critica) accoglie positivamente le parole di Speranza «sulla richiesta inviata al Ministro del Lavoro Andrea Orlando di estendere le tutele e le agevolazioni previdenziali previste per i lavori usuranti ai professionisti sanitari che svolgono la loro attività nei servizi di emergenza-urgenza e nei pronto soccorso»
Quarta dose agli over 70, si partirà subito o in autunno con un vaccino nuovo?
A causa dell'aumento dei contagi ai tecnici del ministero della Salute è stato chiesto di anticipare l'estensione della somministrazione della quarta dose agli over 80. Inizialmente era prevista in autunno, in coincidenza con l'arrivo dei vaccini «aggiornati». Ora le cose potrebbero cambiare, anche se non tutti sono d'accordo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...