Contributi e Opinioni 16 Maggio 2022 19:33

Sud America, Amsi ,UMEM e Uniti per Unire lanciano il #ProgettoCile

L’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l’unione medica euromediterranea (Umem) e il movimento internazionale interprofessionale “Uniti per Unire” annunciano il progetto di ricerca e cooperazione internazionale con il sud America. Il #ProgettoCile sarà il primo di una serie di progetti coordinati da Lorenzo Proia, giornalista scientifico, storico di genere e ricercatore nel […]

L’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l’unione medica euromediterranea (Umem) e il movimento internazionale interprofessionale “Uniti per Unire” annunciano il progetto di ricerca e cooperazione internazionale con il sud America. Il #ProgettoCile sarà il primo di una serie di progetti coordinati da Lorenzo Proia, giornalista scientifico, storico di genere e ricercatore nel campo dell’antirazzismo, per un maggior impegno delle associazioni Amsi, UMEM e UXU in Sud America.

Il ProgettoCile si svilupperà dal 20 maggio prossimo sul campo. Il #ProgettoCile per una #SaluteInViola si occuperà prevalentemente di Medicina di Genere, Violenza di Genere e relazioni matrimoniali all’interno della Popolazione Mapuche; in un primo tempo seguirà i lavori dell’Assemblea Costituente, fino al termine dei lavori costituenti a luglio e quindi al plebiscito del 4 settembre 2022. Siamo in contatto con deputati dell’Assemblea costituente, esperti e giornalisti cileni.

Questi sono i 7 punti sui quali le associazioni, Lorenzo Proia ed i nostri rappresentanti ed esperi ricercheranno sul campo nei prossimi mesi:

1. Diritti delle Donne in Costituzione.

2. Vita matrimoniale tra gli Indigeni Mapuche in Araucanìa e Patagonia.

3. Approccio psicoterapeutico alle vittime di violenza domestica dei quartieri più umili.

4. Femminicidi. Studio del fenomeno e ascolto dei movimenti di lotta al Patriarcato.

5. Maternità e Pediatria. Ricerca sul fenomeno delle “ragazze madri” e delle madri studentesse.

6. Immigrazione ed emigrazione in Cile dei professionisti sanitari di origine straniera e professioni sanitarie.

7. Formazione senza Frontiere e certificazione delle competenze anche in modalità digitale.

Ecco gli obiettivi e la descrizione del progetto.

«Il Cile è famoso in tutto il mondo – spiega Lorenzo Proia – per il forte movimento antisessista sta caratterizzando l’intera America Latina e il resto del Mondo occidentale, specie a partire dal movimento della vicina Argentina Ni Una Menos (Non una di Meno) del 2015 e quindi il Cile il canto/ballata ‘Un Violador en tu camino’ che viene riproposto in tutto il mondo. Recentemente si è formato un governo a forte connotazione femminile e in maggioranza composto da donne, anche e soprattutto grazie al contributo della Vocera Camila Vallejo Dowling e della Ministra della Sanità María Begoña Yarza. L’Europa e il resto del mondo occidentale, oltre che naturalmente dell’America Latina, stanno inoltre seguendo con particolare interesse il processo costituente, che vedrà la prima Costituzione del mondo che prenderà coscienza del movimento ambientalista, forse dei diritti degli animali, oltre che, molto e fortemente, delle istanze di Genere. Crediamo siano punti di indubbio interesse che richiedono una ricerca sul campo da parte di Amsi, UMEM e Uniti per Unire e del Presidente Professor Foad Aodi. Oltre a questo il Cile è un Paese a forte immigrazione di professionisti sanitari e può essere interessante studiare questo fenomeno e lavorare sul tema delle Professioni Sanitarie».

Dichiara il Professore italo-palestinese Foad Aodi: «Vogliamo vedere il Mondo sudamericano visto dall’Italia, iniziando dal #ProgettoCile e proseguire con gli altri paesi con i nostri rappresentanti e esperti locali. Sicuramente noi come Amsi quando l’abbiamo fondata l’abbiamo chiamata proprio medici di origine straniera perché comprende medici da tutti i continenti, di tutte le nazionalità e di tutte le religioni. Per questo negli anni abbiamo seguito sia l’Italia sia l’estero. Come guardiamo con interesse i Paesi dell’Est, il mondo arabo, il mondo occidentale e il mondo asiatico, sempre abbiamo messo l’accento sul mondo dei professionisti della sanità del Sudamerica, che sono molto preparati ed in particolare in questo momento può essere una delle soluzioni per la gravissima situazione di carenza medici ed infermieri in Italia. Abbiamo già incontrato il Ministro della Salute dell’Ecuador; abbiamo Medici, Infermieri, Psicologi e professionisti della Sanità da tutti i paesi sudamericani: in maggioranza Argentini, Brasiliani, Colombiani, Peruviani e dell’Ecuador. Per questo la nostra iniziativa con Lorenzo Proia la vediamo molto positivamente ed utile per tutti. Inoltre l’appoggiamo anche con il Dipartimento #DonneUnite di Uniti per Unire, Amsi e Umem e sicuramente ci interessa appoggiare i diritti universali delle donne e dei professionisti della sanità, il diritto della prevenzione e la tutela dell’ambiente e la libertà di espressione».

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