Salute 20 Maggio 2022 18:35

Se il paziente ha dei dubbi, Eric risponde

Costamagna (chirurgo endoscopico digestivo): «Eric è uno strumento di Intelligenza Artificiale conversazionale. Siamo il primo ospedale in Italia ad aver introdotto questa tipologia di tecnologia in ambito endoscopico». Entro il 2025 il mercato globale degli assistenti virtuali potrebbe superare i 3 miliardi di dollari

Se il paziente ha dei dubbi, Eric risponde. «Eric, acronimo di Endoscopy robot for intelligent chatbot è un assistente virtuale di Artificial Intelligence (AI), rapido e puntuale, capace di dare risposte in autonomia a gran parte dei dubbi di un paziente che deve sottoporsi a un esame endoscopico», spiega il professor Guido Costamagna, Direttore UOC di Endoscopia Digestiva Chirurgica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Ordinario di Chirurgia generale all’Università Cattolica

Il boom degli assistenti virtuali

Il settore degli assistenti virtuali è in forte espansione: si stima che il mercato globale possa raggiungere i 3,5 miliardi di dollari nel 2025. In particolare è l’intelligenza artificiale conversazionale, quella su cui si basa il funzionamento di Eric, ad aver rivoluzionato il modo in cui le persone si interfacciano con la tecnologia. Avere la possibilità di conversare, seguendo le dinamiche del linguaggio naturale, abbatte gran parte degli ostacoli che gli utenti meno inclini alle nuove tecnologie possono incontrare utilizzando i più moderni strumenti digitali.

Come funziona Eric

L’Intelligenza Artificiale conversazionale consente di creare dialoghi personalizzati attraverso le tecnologie di Natural Language Processing e Deep Learning. Eric, ad esempio, dispone di reti neurali artificiali che gli consentono di sostenere conversazioni in linguaggio naturale, apprendendo in maniera automatica dalle interazioni con gli utenti stessi. E laddove Eric non fosse in grado di formulare una risposta precisa, sarà la stessa piattaforma a inoltrare a un operatore sanitario la richiesta affinché il paziente possa ricevere l’adeguata assistenza. «Grazie a strumenti di Intelligenza Artificiale conversazionale come questo – aggiunge il professore – sarà possibile ridurre l’intervento di medici e personale operativo per gli aspetti puramente informativi, lasciando che abbiano più tempo per occuparsi della cura dei propri pazienti».

Eric in numeri

Dati alla mano, dall’introduzione dell’intelligenza artificiale conversazionale nei sistemi del Policlinico Gemelli, Eric è stato in grado di gestire autonomamente il 94% delle domande inviate dai pazienti, inoltrando quindi solo il restante 6% delle richieste a operatori umani specializzati. Le valutazioni dei pazienti sono entusiasmanti, l’88% ha valutato il servizio eccellente, con un tempo medio di conversazione tra paziente e assistente virtuale pari a 2 minuti e mezzo.

L’AI a servizio dell’endoscopia

L’AI conversazionale è attiva al Policlinico Gemelli di Roma da gennaio 2022: «Siamo il primo ospedale in Italia ad aver introdotto l’Artificial Intelligence conversazionale tra i nostri strumenti di assistenza sanitaria in ambito endoscopico – racconta il professor Costamagna -. In questo caso specifico, i pazienti che dovranno effettuare una colonscopia potranno consultare l’assistente virtuale Eric per ricevere indicazioni sulla preparazione all’esame. Crediamo fermamente che questo nuovo servizio Endo-chat possa migliorare il percorso e la preparazione del paziente essendo parte integrante della nostra trasformazione digitale».

Uno strumento di medicina personalizzata

Una corretta informazione contribuisce a migliorare anche l’esito dell’esame stesso: «Durante una colonscopia, infatti, il colon deve essere pulito, perché solo così si potrà esaminarne con cura le pareti, al fine di scovare eventuali lesioni, infiammazioni o polipi – sottolinea il chirurgo endoscopico -. Una preparazione intestinale non adeguata può aumentare il rischio che l’esame effettuato possa risultare incompleto, rendendone necessario un ulteriore a distanza di poco tempo. Eric non solo guida il paziente, ma lo indirizza verso un tipo di preparazione personalizzato, adatto al suo caso clinico specifico». Spesso da paziente a paziente le domande si ripetono e pertanto possono risolversi in risposte standard. «Per questo motivo abbiamo da subito pensato che un assistente virtuale come Eric potesse venire incontro a questo tipo di esigenze, rispondendo alle domande più comuni in modo preciso, veloce ed esaustivo, 24 ore su 24», conclude lo specialista.

 

 

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