Il Modello Kawa, Parone (AITO): «La vita è un fiume: l’acqua è l’energia vitale dell’individuo, il letto del fiume è la sua rete sociale, le rocce sono i problemi e le sfide, i detriti sono i beni e le responsabilità. Gli spazi che si formano tra queste strutture rappresentano i punti di intervento della terapia occupazionale»
Sono trascorsi 25 anni dall’istituzione del profilo professionale del terapista occupazionale, 45 dalla fondazione dell’associazione più rappresentativa, l’Associazione Italiana Terapisti Occupazionali, che quest’anno celebrerà il suo primo congresso nazionale nelle vesti di associazione tecnico-scientifica. L’evento, che si svolgerà dal 27 al 29 maggio all’Università Sapienza di Roma, è dedicato agli “Ambienti di vita”. «Che si tratti di un contesto fisico o sociale, l’ambiente è il contesto in cui la persona svolge la sua performance occupazionale, è un fattore operante, non uno scenario neutro – spiega Christian Parone, presidente AITO -. L’ambiente, infatti, ha un ruolo fondamentale nell’influenzare le condotte della persona: può essere barriera o facilitatore, diminuire o aumentare la qualità di vita e la capacità di autodeterminarsi. Il terapista occupazionale attribuisce all’ambiente un ruolo decisivo, guidato dai modelli teorici che suggeriscono come agire per favorire una giusta interazione con la persona assistita ed aumentarne le possibilità».
Il congresso sarà l’occasione per promuovere l’appartenenza alla nuova realtà federativa, attraverso la presentazione della Costituzione Etica, un documento che accomuna e unisce tutte le professioni sanitarie. Ospite atteso è il professor Iwama, dal Canada, che interverrà sull’importanza dell’ambiente nel modello Kawa. «ll Modello Kawa – spiega Parone – si basa su una metafora: la vita è un fiume, con tutti i suoi elementi. L’acqua è l’energia vitale dell’individuo, il letto del fiume è la sua rete sociale (famiglia, casa, luogo di lavoro, amici etc), le rocce sono i problemi e le sfide, i detriti sono i beni e le responsabilità (che possono aiutare od ostacolare il flusso dell’acqua e che sono transitori). Gli spazi che si formano tra queste strutture rappresentano i punti di intervento della Terapia occupazionale». La giornata inaugurale si chiuderà con la prima tavola rotonda congressuale: “Barriera o Facilitatore: l’ambiente nella vita di tutti i giorni delle persone con disabilità”. «Associazioni della comunità civile e di familiari guideranno i presenti nella comprensione delle reali esigenze delle persone assistite, sottolineando le difficoltà, i punti di incontro, le risorse e le aspettative che determinano un percorso di cura più improntato sulla ripresa dell’ordinario», commenta il presidente AITO.
La seconda giornata accoglierà terapisti occupazionali provenienti da diverse regioni d’Italia, ma anche da Svizzera e Belgio che si alterneranno in quattro sezioni: domicilio, tempo libero, scuola e lavoro, presentando le ultime evidenze della letteratura scientifica. «Nella sessione tempo libero – spiega Parone – sarà dimostrato come l’incontro tra un terapista occupazionale e un esperto di web ha portato lo sviluppo di strumenti inclusivi. Durante i lavori dedicati al tema del domicilio si confronteranno terapisti occupazionali, architetti e assistenti sociali spiegando come collaborare per far vivere appieno il domicilio alla persona. La sessione sulla scuola sarà ricca di testimonianze internazionali su come l’ambiente scolastico possa influire sulla performance del bambino. Infine, quella dedicata al lavoro, che porterà alla luce testimonianze di utenti e datori di lavoro, terminerà con la firma di un patto di intesa tra AITO e SiDiMa (Società Italiana Disability Manager), per siglare l’alleanza tra le due figure determinanti nell’inserimento lavorativo della persona con disabilità».
Nella giornata conclusiva, vi sarà la premiazione dei due laureati che con le loro tesi si sono aggiudicati le borse di studio, atte a valorizzare la ricerca universitaria. Seguiranno gli interventi dei neo soci onorari, personalità che nella loro carriera si sono distinte nella promozione della professione. L’evento si chiuderà con la tavola rotonda “L’Ambiente di vita al centro del Progetto Riabilitativo” che vedrà protagonisti i presidenti e i rappresentanti delle società scientifiche e Associazioni Tecnico Scientifiche della riabilitazione, che si confronteranno sul ruolo dell’ambiente nell’interazione fra professionista, utente e qualità di vita.
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