Salute 26 Maggio 2022 13:58

Sileri: «Il territorio al centro della nuova sanità, ma bisogna investire sul personale»

Per il Sottosegretario Sileri la sanità ha bisogno di investire sul personale, aumentando le retribuzioni e puntando sulla formazione

Sileri: «Il territorio al centro della nuova sanità, ma bisogna investire sul personale»

«Il territorio è la vera rivoluzione culturale della nuova sanità, ma abbiamo bisogno di investire di più sul personale». Il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri torna a parlare di quello che l’ultimo rapporto dell’Eurispes definisce i due capisaldi della riforma della sanità: le cure domiciliari e l’assistenza territoriale.

«Al centro del progetto finanziato dal PNRR c’è la medicina del territorio, da intendersi come area geografica con le variabilità legate per esempio ai flussi lavorativi o turistici, con i pazienti che hanno caratteristiche specifiche di età e patologie prevalenti – spiega Sileri – . La nuova sanità – aggiunge – sarà sempre meno ospedalo-centrica, e più ancorata al territorio, con le Case di Comunità ed un ruolo migliore per i medici di famiglia».

Eurispes: PNRR è il provvedimento chiave per la riforma della sanità territoriale

Il rapporto dell’Eurispes, presentato questa mattina, afferma che la pandemia «ha posto le basi per una pianificazione intesa al potenziamento e alla riorganizzazione della rete sanitaria». Un provvedimento chiave su questo fronte è il PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che, sulla scorta dei progetti contenuti in particolare nella missione 6, pianta le radici su cui far crescere la riforma dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria territoriale. «La finalità che sembra ispirare il processo riformatore è quella di rafforzare l’assistenza sanitaria e sociosanitaria attraverso l’incremento della domiciliarità e la conseguente riduzione della istituzionalizzazione delle persone più fragili» si legge nel report.

Sileri: «Occorre liberare i medici di famiglia dalla burocrazia»

Ma non ci può essere alcuna riforma se non si investe sugli operatori della sanità, in primis i medici di famiglia. «Per questi ultimi occorre migliorare le condizioni di lavoro che oggi spesso sono soffocati dalla burocrazia, e fornire ad essi strumenti che consentano loro di filtrare al meglio le esigenze che vengono dal territorio», dice Sileri. «Ma potenziare il territorio vuol dire anche valorizzare figure professionali che non possono più essere le stesse di 15 anni fa come gli infermieri specializzati, ed applicare soluzioni innovative come la telemedicina. Nel nuovo sistema – continua – al centro c’è il paziente, e la parola chiave è “prossimità di cura”».

Sileri: «Aumentare le retribuzioni degli operatori sanitari e puntare sulla formazione»

«Occorre investire sul personale – spiega Sileri – in una duplice direzione: anzitutto vanno aumentate le retribuzioni, che sono al di sotto delle medie degli altri paesi, per evitare che molti sanitari lascino a 40/45/50 anni, o peggio i giovani dopo la specializzazione vadano all’estero e non tornino più. La seconda cosa è investire sulla formazione, che è una cosa che non si avverte, non fa notizia, non “fa cassa”. Con la formazione migliorano le prestazioni sanitarie, si riducono i tempi di ricovero e di recupero, si migliora la produttività e il rientro al lavoro del paziente».

La partneship pubblico-privato è indispensabile per una sanità di qualità

«È fondamentale inoltre – aggiunge Sileri – la partnership pubblico-privato: non è ammissibile infatti che una sanità che punti all’eccellenza non interagisca col territorio e con l’ambiente circostante: università, industria, etc. Oggi spesso chi lavora nel pubblico ha paura di fare partnership con l’ambiente privato, o forse è pregiudizio. Ma la partnership, beninteso con regole fissate dal pubblico, è indispensabile per fornire una sanità di qualità: la storia dei vaccini Covid ne è un chiaro esempio».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Migliore (Fiaso): “Digitalizzazione fondamentale per abbattere diseguaglianze di accesso”
“Parliamo di un cambiamento culturale prima ancora che tecnologico. L’obiettivo è creare un ecosistema dove tutti i dati sanitari siano messi a sistema e utilizzati per migliorare le decisioni cliniche e strategiche"
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...