Biardi (Altroconsumo): «Abbiamo esaminato dodici diverse marche di palloncini, sette delle quali contengono concentrazioni oltre i limiti di legge di nitrosammine e nitrosabili, sostanze potenzialmente cancerogene»
Animano le feste di compleanno e non solo, sono giocattoli che non passano mai di moda. Eppure, nonostante la loro larga diffusione, sfuggono facilmente alle regole ed ai controlli di sicurezza. Sono i palloncini, tanto colorati quanto potenzialmente pericolosi. Ad accertarlo, un recente studio di Altroconsumo che ha analizzato in laboratorio palloncini acquistati principalmente online, su Amazon e Wish, e in negozi su strada.
«Abbiamo esaminato dodici diverse marche di palloncini, sette delle quali contengono concentrazioni, oltre i limiti di legge, di nitrosammine e nitrosabili, sostanze potenzialmente cancerogene», spiega Livia Biardi, esperta di chimica e ambiente per Altroconsumo che ha contribuito alla ricerca. Secondo la direttiva (2009/48/CE) tutti i giocattoli non devono superare il limite di sicurezza di 0,05 mg di nitrosammine e di 1 mg di sostanze nitrosabili per ogni chilogrammo di materiale. «Rispetto a questi parametri europei – continua Biardi – tre prodotti sono risultati entro la soglia di tolleranza, due sono a cavallo di tale livello e sette lo hanno superato. I palloncini che hanno ottenuto il peggior punteggio contengono nitrosammine in quantità 19 volte superiore al limite di legge e sostanze nitrosabili 6 volte di più del consentito dalla direttiva europea».
Le nitrosammine sono composti classificati dalla Airc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, come probabili cancerogeni. «Possono aumentare il rischio di tumori gastrici e all’esofago, se ingeriti oltre la soglia di sicurezza», spiega l’esperta di Altroconsumo. Il rischio, infatti, non si limita al semplice contatto: «Trattandosi di oggetti che sono spesso gonfiati a bocca, la possibilità che queste sostanze vengano, almeno in parte, ingerite è tutt’altro che remota. Per questo, è consigliabile utilizzare sempre un gonfietto ed evitare il contatto con la bocca», suggerisce Biardi.
Come accaduto a seguito di altri studi simili, che hanno accertato la pericolosità di oggetti e alimenti, Altroconsumo ha segnalato alle autorità i prodotti che, a seguito delle verifiche, sono risultati non conformi alla legge, chiedendone il ritiro immediato dal mercato. «Abbiamo scritto al Ministero dello Sviluppo Economico invitandolo ad una verifica dei materiali analizzati ed abbiamo contattato le due piattaforme di shopping online dove abbiamo acquistato la maggior parte dei palloncini. A seguito della segnalazione Amazon ha risposto immediatamente attivandosi per rimuovere i prodotti in questione», dice l’esperta.
Tuttavia, la presenza di queste sostanze tossiche non è una novità. Altre organizzazioni di consumatori europee, effettuando i medesimi controlli, hanno ottenuto gli stessi risultati. «L’etichetta dei palloncini deve riportare per legge una serie di avvertimenti importanti, oltre al classico marchio CE che indica la conformità alle normative europee. Ma, a prescindere dal livello di sostanze tossiche contenute al loro interno e dalla conformità dell’etichetta di accompagnamento, i palloncini devono essere tassativamente vietati ai bambini al di sotto dei tre anni che, portandoli alla bocca – conclude Biardi – potrebbero erroneamente ingerirli e soffocare».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato