Contributi e Opinioni 8 Giugno 2022 09:57

Ora per difendere la nostra salute dobbiamo salvare l’ambiente

di Fernando Capuano, Presidente Simedet e Raffaele Bove, Dirigente Veterinario e Direttore Cervene

Il Ministro Speranza  il 18 maggio 2022 al congresso del SIVEMP dal titolo “Agenda 2030 per la Veterinaria Pubblica: malattie infettive, cambiamenti climatici e crisi alimentari“, ha lanciato il Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici.

L’art. 23 del Decreto PNRR2 ha previsto, attraverso l’investimento di 500 milioni di euro, l’Istituzione del Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici allo scopo di migliorare e armonizzare le politiche e le strategie messe in atto dal Servizio sanitario nazionale per la prevenzione, il controllo e la cura delle malattie acute e croniche, trasmissibili e non trasmissibili, associate a rischi ambientali e climatici.

Il Ministro Speranza parte da un constatazione che oggi nel nostro Paese esiste uno scollamento tra Salute e Ambiente e auspica con la nascita del Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SINPS) il superamento di una visione settoriale sull’argomento salute e ambiente attraverso la nascita di una cultura di One Health che consideri la salute umana, la salute degli animali, la salute dei vegetali e la salute dell’ambiente in linea a con quanto espresso nell’Agenda 2030.

Secondo Raffaele Bove, direttore tecnico del Cervene esistono, infatti, oggi due binari:

– da una parte i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie  che  garantiscono la  prevenzione collettiva e sanità pubblica, anche a supporto dell’autorità sanitaria locale:

  • a) profilassi delle malattie infettive e parassitarie;
  • b) tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali;
  • c) tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di lavoro;
  • d) sanità pubblica veterinaria, che comprende sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e profilassi delle malattie infettive e parassitarie; farmacovigilanza veterinaria; igiene delle produzioni zootecniche; tutela igienico sanitaria degli alimenti di origine animale;
  • e) tutela igienico-sanitaria degli alimenti;
  • f) sorveglianza e prevenzione nutrizionale.

– dall’altra parte il Sistema delle Agenzie Ambientali. Un sistema che unisce la conoscenza dei problemi ambientali di un determinato territorio con le politiche nazionali di prevenzione e protezione dell’ambiente.
La nascita del Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SINPS) rappresenta lo strumento per una risposta più moderna alla lotta ai cambiamenti climatici e ai disastri naturali.  L’obiettivo 13 dell’Agenda  2030 “Promuovere azioni per combattere il cambiamento climatico”, intende rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali e integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali. Il SINPS avrà come obiettivi la lotta ai cambiamenti climatici e ai disastri naturali, ma la struttura, l’organizzazione, l’integrazione con i Dipartimenti di prevenzione, le Agenzie ambientali, gli Istituti di ricerca, il mondo del terzo settore, le amministrazioni locali, le Università le società scientifiche sarà un percorso complesso e non breve. A tal riguardo il Ministero della salute di concerto con gli altri ministeri coinvolti dovrà produrre i decreti attuativi. Questo processo però dovrà prevedere un coinvolgimento dal basso, dai territori e dalle esperienze che nel settore sono presenti sui territori.

A tal proposito è bene segnalare due esperienze presenti in Regione Campania: il Centro regionale per la prevenzione e gestione delle emergenze CERVENE (cervene.it)  e il Centro di Referenza Nazionale per l’analisi e studio di correlazione tra ambiente, animale e uomo(CdRN) (https://www.izsmportici.it/portale/index.php?sm=0&p=168).

Il Cervene, nato nel 2017 come Centro di riferimento in Campania per le emergenze veterinarie non epidemiche nel corso degli anni ha colto un netto legame tra i disastri naturali, il cambiamento climatico e l’azione dell’uomo e dunque tra lo sviluppo sostenibile e la convivenza equilibrata con il pianeta e il suo ecosistema e nel 2020 la Giunta della Regione Campania estende la mission del CERVENE all’Agenda 2030, in particolare all’obiettivo 13. Il 16 maggio 2022 ha pubblicato Il “Libro Verde sulla Prevenzione Sostenibile” che vuole essere, quindi, un documento utile per lavorare insieme sulla Prevenzione sostenibile ma anche per conoscere, approfondire, maneggiare con sicurezza l’Agenda 2030 e i suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Per Fernando Capuano della Simedet  il Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici concorrerà al perseguimento degli obiettivi di prevenzione primaria correlati in particolare alla promozione della salute, alla prevenzione e al controllo dei rischi sanitari associati direttamente e indirettamente a determinanti ambientali e climatici ma oltre alla Cabina di Regia in fase di costituzione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri occorre coinvolgere le migliori buone pratiche già presenti sui territori e coinvolgere tutte le Professioni Sanitarie in maniera trasversale e interdisciplinare come il modello CERVENE.

 

 

Fernando Capuano, Presidente Simedet

Raffaele Bove, Dirigente Veterinario e Direttore Cervene

 

 

 

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