L’Esketamina è un farmaco realizzato da Janssen. Presentato ieri a Milano è stato approvato da AIFA dopo essere stato testato da vari Istituti con ottimi risultati. Maina (Uni Torino) «Prodotto innovativo per il disturbo depressivo maggiore efficace nel 70% dei casi con una riduzione dei sintomi già dopo 24 ore dalla prima somministrazione»
Si chiama Esketamina ed è il primo spray nasale per combattere la depressione resistente. Un farmaco innovativo realizzato da Janssen, approvato da AIFA e somministrato nei centri di cura in combinazione con un antidepressivo inibitore di serotonina.
«È un farmaco innovativo, completamente differente dai precedenti per il meccanismo di azione – spiega Giuseppe Maina, Professore ordinario di psichiatria presso l’Università di Torino e Direttore dell’Unità complessa di psichiatria dell’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano – è un farmaco che non agisce su serotonina o dopamina, ma agisce su glutammato, ovvero un neurotrasmettitore ubiquitario e funziona in varie parti del cervello e subito attiva rapidamente una serie di risposte a cascata».
La depressione maggiore, che è caratterizzata da periodi di malessere continuativo della durata di almeno due settimane e si manifesta con calo dell’umore, apatia, riduzione di interesse nei confronti di tutte le attività, ridotta capacità di concentrazione, debolezza, alterazione del ritmo sonno veglia, pessimismo e sensi di colpa, sembra aver trovato nella Esketamina una risposta efficace: «Gli studi danno un 70/80 percento di risposta e considerando che questi sono pazienti resistenti è una percentuale che ci dà molta soddisfazione e speranza – riprende Maina -. I risultati si vedono a distanza di poche ore; il protocollo prevede nel primo mese due somministrazioni la settimana, nel secondo una somministrazione la settimana. Dopodiché il paziente può continuare con una terapia di mantenimento».
«Si conferma farmaco efficace nelle situazioni cliniche in cui sono già stati utilizzati altri farmaci antidepressivi senza successo – aggiunge Mauro Percudani, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze dell’Ospedale Niguarda di Milano – quindi si interviene con Esketamina dopo due fallimenti nei precedenti trattamenti». Non solo, il farmaco riduce il rischio di ricadute del 51% tra i pazienti con remissione stabile: «Ha dimostrato una efficacia significativa nel miglioramento dei sintomi, sia in termini di rapidità di azione e stabilizzazione sul lungo termine, sia per soddisfazione del paziente, anche nei casi in cui le risposte cliniche non ci sono e si rischia la cronicizzazione del disturbo».
In Italia i soggetti affetti da depressione rappresentano il 5% della popolazione, pari a circa 3 milioni di persone di cui 1 milione colpito da disturbo depressivo maggiore (MDD). Il Covid ha ulteriormente peggiorato la situazione, in particolare tra i giovani. Per questo il ruolo della prevenzione è fondamentale: «C’è chi parla addirittura di una ondata di Covid psichiatrica perché c’è un aumento enorme di casi di depressione e di disturbi del comportamento alimentare, di dipendenze da alcol, da sostanze e di casi di suicidio – sottolinea Maina -. E la fascia giovanile è quella che più soffre di questo tipo di conseguenza da Covid. Fortunatamente, i giovani dai 18 ai 25 possono essere trattati con Esketamina».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato