Patto di collaborazione Niguarda-Cardarelli su buone pratiche

Milano, 28 giu. (askanews) – L’Asst Niguarda di Milano e l’Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli, strutture sanitarie di eccellenza della Lombardia e della Campania, hanno avviato una collaborazione per confrontarsi sui modelli organizzativi e su aree omogenee quali l’area di Emergenza/Accettazione, con speciale riguardo ai processi di accettazione in pronto soccorso. Lo prevede un protocollo d’intesa, siglato lo scorso febbraio e che si concluderà a novembre 2018, presentato a Palazzo Lombardia dal presidente lombardo Attilio Fontana e dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, insieme al direttore generale dell’ospedale Niguarda, Marco Trivelli, e quello del Cardarelli, Ciro Verdoliva.

L’accordo prevede l’organizzazione di specifiche attività di confronto, approfondimento, ricerca e formazione e lo sviluppo di attività congiunte e programmi condivisi con lo scopo di promuovere lo scambio culturale tra le due realtà aziendali storiche nel panorama dell’assistenza ospedaliera ed alla cooperazione nel campo della formazione e della ricerca in ambito sanitario. L’obiettivo è quello di arrivare a una condivisione dei modelli gestionali acquisiti dai due ospedali. Il programma prevede attività di comparazione tra le aree omogenee, quali l’area di Emergenza/Accettazione, con speciale riguardo ai processi di accettazione in pronto soccorso, le reti tempo dipendenti, il bed management e il Trauma Team, l’area chirurgica con l’interazione tra chirurgia e terapia intensiva post-operatoria, l’area medica con medicina preoperatoria e l’area oncoematologica con riferimento al trapianto allogenico di midollo.

Nel Protocollo d’intesa è inoltre previsto il raffronto su attività quali la chirurgia iperbarica, isole di Langherans, infezioni ospedaliere, risk management, centro antiveleni, banca del tessuto muscolo-scheletrico e della cute, confronto su attività libero-professionale intramoenia, cartella clinica informatizzata, attività di formazione e cooperazione internazionale e organizzazione delle professioni sanitarie. Grazie al protocollo d’intesa sarà possibile trasferire le ‘best practice’ presenti in ciascuna organizzazione e quindi importare pratiche consolidate che possono migliore la qualità dell’assistenza. Il progetto prevede una serie di incontri bilaterali, al termine dei quali saranno presentati i risultati ottenuti.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

III GIORNATA NAZIONALE PORPORA TROMBOTICA TROMBOCITOPENICA: Le istanze dei pazienti

Pur essendo una patologia invalidante, e con una percentuale di morte che può arrivare al 90% se non trattata, chi ne è affetto non viene ancora seguito in tutta Italia in aderenza con l...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...