Lavoro e Professioni 22 Giugno 2022 17:34

Sanità di prossimità: quale sarà il ruolo del farmacista?

Mandelli (FOFI): «Alcuni testi normativi sanciscono nuove funzioni per i farmacisti, in parte assunte durante l’emergenza, ma per il futuro ancora più estese e di natura strutturale. Saranno sempre di più i corresponsabili del raggiungimento di alcuni imprescindibili obiettivi di salute pubblica come l’incremento delle coperture vaccinali e la prevenzione con riguardo alle malattie non trasmissibili»

Sanità di prossimità: quale sarà il ruolo del farmacista?

«Oggi c’è un nuovo ruolo del farmacista,  che è non soltanto di carattere sanitario, ma anche sociale e civile. Al riconoscimento di cittadini e istituzioni si è infatti aggiunta l’ufficialità di alcuni testi normativi che sanciscono per i farmacisti nuove funzioni, in parte assunte durante l’emergenza, ma per il futuro ancora più estese e di natura strutturale. Che si tratti di vaccinazioni aggiuntive, di ulteriori test diagnostici o della dispensazione di farmaci nuovi e sempre più complessi, i farmacisti italiani hanno dimostrato di essere pronti alla sfida di offrire ai cittadini e ai pazienti sempre più servizi». Così l’onorevole Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani FOFI, ha descritto il nuovo ruolo del farmacista in una sanità di prossimità, uno dei temi al centro di un incontro pubblico promosso dalla società Altis Omnia Pharma Service e dalla rivista IHPB, Italian Health Policy Brief, che ha dedicato all’argomento una speciale pubblicazione.

Il ruolo del farmacista per la prevenzione

La pandemia ha messo davvero il farmacista al centro del Sistema Sanitario Nazionale, ma anche al centro di quel vivere quotidiano che oggi, forte dell’esperienza acquisita in questi due lunghissimi anni e mezzo, impone nuove regole. «Nel mondo della sanità che cambia – continua Mandelli – i farmacisti di oggi sono già, e lo saranno sempre di più, i corresponsabili del raggiungimento di alcuni imprescindibili obiettivi di salute pubblica, come l’incremento delle coperture vaccinali contro l’influenza, ma anche un maggiore accesso dei cittadini ad altre vaccinazioni dell’adulto, come quella per epatite A e B, pneumococco, colera, meningococco, febbre tifoide, Papillomavirus ed herpes zoster. E poi, come è scritto nel Decreto sul nuovo sistema delle cure primarie, è indispensabile che anche il farmacista si misuri sul grande tema della prevenzione con riguardo alle malattie non trasmissibili. Come delineato dal PNRR, nei prossimi cinque anni la realizzazione delle case di comunità e degli ospedali di comunità, l’incremento delle prestazioni rese in telemedicina e teleassistenza, e il potenziamento dell’assistenza domiciliare, daranno vita a una sanità più vicina ai cittadini e più radicata nel territorio. E dove c’è territorio e si scommette sulla prossimità lì ci sono i farmacisti».

La farmacia è porta d’ingresso del SSN

Per il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri la farmacia italiana durante l’emergenza pandemica ha dato conferma di essere «la porta d’ingresso del servizio sanitario, con l’erogazione di prestazioni di elevata valenza sociosanitaria che hanno integrato le tradizionali attività professionali relative alla dispensazione dei medicinali. È  qui che ci si spinge sul territorio stimolante della sanità di prossimità: ricetta dematerializzata, iniziative per garantire la costante disponibilità di ossigeno terapeutico, tempestivo allestimento di formulazioni galeniche disinfettanti, consegna domiciliare professionalmente assistita, massivo rilascio di green pass, esecuzione di test diagnostici per Covid-19, prenotazione delle sedute vaccinali sono solo alcuni dei servizi garantiti con competenza, continuità e con una apprezzata attività di counseling scientifico e umano che ha portato conforto e sicurezza ai cittadini nei tanti mesi di paura, di angoscia e di solitudine».

Il Near Patient Testing

Proprio a questo livello emerge il ruolo nuovo dei dispositivi di testing diagnostico, che non sono “solo” una commodity, bensì autentici strumenti dell’innovazione dei servizi sanitari. Come ha precisato Davide Croce, il Near Patient Testing, ovvero il test vicino al paziente, è definito «come un’indagine condotta al momento della consultazione con disponibilità immediata dei risultati per prendere decisioni immediate e informate sulla cura del paziente. Il termine POCT indica invece quei test eseguibili vicino al paziente o nel luogo nel quale viene fornita l’assistenza sanitaria. In generale possiamo dire – precisa Croce – che i POCT possono essere usati anche dal paziente in autonomia mentre i NPT hanno la necessità della presenza dell’operatore».

Le nuove sfide della Sanità

Ma di fronte a queste nuove possibilità offerte dalle tecnologie healthcare, una domanda sorge spontanea: è vero che la scelta della sanità di prossimità è condivisa, ma sappiamo anche renderla concreta, operativa, diffusa, interconnessa? «Oggi siamo consapevoli che il nostro impegno per un’effettiva digitalizzazione della sanità, anche sul territorio, produrrà i suoi frutti solo se potrà inserirsi in un vero e proprio ecosistema digitale – risponde Mandelli -. Sanità di prossimità non è quindi solo una nuova parola d’ordine, bensì la sfida di un SSN rinnovato alle sue radici, in grado di portare con sé una nuova visione di salute per tutti e vicina a tutti».

Il PNRR

La situazione, seppure ancora caratterizzata da luci e da alcune ombre per via di lentezze culturali ed organizzative, fa comunque ben sperare: «La nuova assistenza territoriale è in corso di attuazione attraverso i fondi PNRR e diventerà una realtà dalla fine del 2026 – conclude il professor Croce – Ci si auspica una parallela disponibilità di adeguati strumenti per la presa in carico dei pazienti cronici e per le urgenze, con particolare riferimento alla farmacia dei servizi e la loro capillarità utile alla presa in carico della popolazione. Migliorare l’efficacia dei servizi sanitari territoriali, allargandoli, concentrandoli e avvicinandoli all’assistito, è uno dei compiti della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Migliore (Fiaso): “Digitalizzazione fondamentale per abbattere diseguaglianze di accesso”
“Parliamo di un cambiamento culturale prima ancora che tecnologico. L’obiettivo è creare un ecosistema dove tutti i dati sanitari siano messi a sistema e utilizzati per migliorare le decisioni cliniche e strategiche"
PNRR, in Sicilia tre gare per potenziare i servizi socio-sanitari e il patrimonio immobiliare sanitario
La procedura è gestita da Invitalia. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del supporto tecnico operativo reso disponibile dal Ministero dell'economia e delle Finanze e dal Ministero della Salute alle Regioni e agli Enti del servizio sanitario regionale
PNRR: Uneba, più risorse per il non profit dedicato ad anziani e fragili
Uneba ha scritto una lettera aperta alle istituzioni per chiedere una maggiore attenzione al non profit del sociosanitario che ogni giorno si prendono cura di centinaia di migliaia di uomini e donne anziani, non autosufficienti, disabili, fragili
Pnrr: con PRP@CERIC nuova infrastruttura di ricerca per studiare agenti patogeni
Un'infrastruttura di ricerca altamente specializzata, unica in Europa, che integra strumentazioni e competenze in biologia, biochimica, fisica, bio-elettronica, bio-informatica e scienza dei dati per studiare agenti patogeni di origine umana, animale e vegetale e intervenire rapidamente per contrastare la diffusione di possibili nuovi focolai di malattie. Questo è l'obiettivo del progetto PRP@CERIC, finanziato con 41 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Pnrr: Toscana, 5,6 milioni di euro contro i rischi da clima e ambiente
Grazie alle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la Toscana avrà a disposizione circa 5 milioni e 623 mila euro per l’acquisto di strumentazioni e macchinari al servizio del sistema di prevenzione della salute dai rischi ambientali e climatici. L’obiettivo è quindi quello di prevenire, controllare e curare le […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...