Il prossimo 9 luglio si terrà al Circo Massimo di Roma il concerto dei Maneskin. Pregliasco, Bassetti e Mastino si interrogano sull’eventualità che questo evento possa far esplodere i contagi come nei passati Europei di calcio
Fra due giorni, sabato 9 luglio, è previsto un mega-evento al Circo Massimo di Roma: il gruppo Måneskin in concerto davanti a una platea di circa 70mila fan. In un’ondata crescente di casi Covid, a causa della diffusione della variante Omicron, si teme che l’evento musicale abbia un “effetto bomba”, causando un’esplosione di contagi nel Lazio e non solo. Un po’ come è successo agli Europei di calcio, esattamente un anno fa. «La situazione attuale deve essere valutata approfonditamente», suggerisce a Sanità Informazione Fabrizio Pregliasco, virologo presso l’Università degli studi di Milano e direttore sanitario dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Galeazzi di Milano.
«Ci sono molte variabili da considerare: si sono già tenuti molti concerti, che sicuramente hanno contribuito ad aumentare il numero di casi Covid-19. Bisognerebbe – continua Pregliasco – avere il coraggio di sospendere le attività più a rischio, anche se sappiamo che non sarà facile». Il sindacato autonomi dei medici (SNAMI) ha già chiesto di sospendere il concerto dei Måneskin. Considerato il più grande evento dell’estate, lo show potrebbe verificarsi nello stesso periodo in cui si stima il picco della variante Omicron 5.
«Ci sono stati già diversi concerti – aggiunge Pregliasco – che sicuramente hanno contribuito alla diffusione dell’infezione. Non è certamente piacevole immaginare di assistere agli spettacoli musicali con la mascherina, mentre si balla e si canta. D’altronde, Omicron 5 è molto contagiosa e il rischio di contagio in eventi di questo tipo è sicuramente più elevato. Certo è che non è semplice né auspicabile immaginare di sospendere solo determinati concerti, bisognerebbe avere il coraggio di rinunciare a molte attività. Onestamente spero che non sarà necessario, ma credo sia opportuno valutare l’andamento delle curve e adattare le misure di sicurezza in base a come evolverà situazione nei prossimi giorni».
Differente è l’opinione di Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova. «Credo sia giusto lasciare alle persone la decisione su come comportarsi», dice. «È vero che questo nella Capitale sarà un evento molto partecipato, ma in tutta Europa, e anche in altre parti del mondo, si tengono concerti, partite ed eventi sportivi. È stata adottata – prosegue – la linea di sospendere l’obbligo di mascherine, per cui ritengo che sia giusto continuare nello stesso percorso. Sarà sufficiente raccomandare alle persone più fragili di adottare un comportamento più attento».
«Non vedo aspetti positivi – commenta ancora Bassetti – nel sospendere solo determinati eventi mentre altri possono essere portati avanti». A considerare i rischi legati a queste situazioni anche Antonio Mastino, microbiologo associato all’Istituto di farmacologia traslazionale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ift) e già docente di Microbiologia presso l’Università di Messina. «Partecipare senza mascherina ad eventi in cui le persone sono a stretto contatto, urlando e cantando – sottolinea Mastino – espone ad elevato rischio di infezione, indipendentemente dal loro status di vaccinazione o pregressa infezione, dato che le varianti Omicron B4/B5 sembrano in grado di eludere la risposta immunitaria».
«Dobbiamo inoltre considerare – aggiunge Mastino – che i neo-infettati possono trasmettere Covid-19 a individui anziani o fragili, anche se asintomatici o paucisintomatici, esponendo tali soggetti a una possibile evoluzione seria o letale della malattia». Il ricercatore ricorda inoltre che se il numero di partecipanti a un assembramento è elevato, il rischio di contagio aumenta significativamente. «Credo che ormai tutti abbiano compreso i pericoli della pandemia e quali sono le misure più efficaci per ridurre il rischio di infezione – conclude Mastino – per cui spetta ai singoli nella loro coscienza e nelle loro eventuali funzioni istituzionali di compiere le scelte più opportune su come agire».
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato