Il bollettino dell’ISS: dall’inizio di giugno 2022 al 2 agosto 7 persone hanno perso la vita a causa del virus. Cinquantacinque casi dei 94 confermati nello stesso periodo di tempo si sono manifestati nella forma neuro-invasiva
«Non esiste un vaccino e quindi tenersi alla larga dalla zanzare è l’unica protezione ad oggi efficace contro l’infezione dal West Nile». Lo ricorda l’Istituto Superiore di Sanità a poche ore dalla diffusione dell’ultimo bollettino che mostra un raddoppio dei contagi in una sola settimana: 94 contro i 42 del 26 luglio.
Dall’inizio di giugno 2022 al 2 agosto 7 persone hanno perso la vita a causa del virus: 5 in Veneto, 1 in Piemonte e 1 in Emilia-Romagna. Cinquantacinque casi dei 94 confermati nello stesso periodo di tempo si sono manifestati nella forma neuro-invasiva. Il primo caso individuato in Italia durante questa stagione estiva è stato segnalato nella provincia di Padova. Dall’ultimo bollettino emesso oggi emerge anche che sono stati 19 i casi identificati in donatori di sangue (3 in Lombardia, 11 in Veneto, 4 in Emilia-Romagna, uno in Piemonte), 19 casi di febbre (2 in Lombardia, 16 in Veneto, uno in Emilia-Romagna) e un caso sintomatico (Veneto).
L’Istituto Superiore di Sanità specificando che al momento sono allo studio dei vaccini, ha ricordato che attualmente il consiglio principale di prevenzione è quello di proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente. Si suggerisce di usare repellenti, indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto, usare delle zanzariere alle finestre, svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante, cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali e tenere le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.
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