Ogni estate è la stessa storia: le zanzare sono tornate. Che tormento! Il loro ronzio ci impedisce di dormire, temendo le loro punture e fastidiosi ponfi. Ma perché questi insetti aspettano sempre l’estate per venire a disturbarci?
«Durante l’inverno le zanzare sono a riposo, come le marmotte. I grandi si nascondono in piccoli angoli delle cantine. Le piccole zanzare, sotto forma di larve rimangono nell’acqua».
A spiegarlo Gérard Duvallet, entomologo dell’Università di Montpellier (Francia). Le zanzare iniziano a svegliarsi lentamente quando ci sono 15 gradi poi non appena ci sono più di 20 gradi, sono in piena forma! Solo le zanzare femmine ci pungono, i maschi si nutrono nelle piante, ma le femmine hanno bisogno del sangue che ci succhiano per sviluppare le uova. «Dopo ogni pasto di sangue, le zanzare femmine depongono le loro uova» spiega Gérard Duvallet. Quando ci pungono, iniettano parte della loro saliva che contiene due prodotti: il primo è una sostanza che ne facilita l’aspirazione. Il secondo è un principio attivo che danneggia i tessuti ed evita che sentiamo subito il dolore così da non schiacciarle immediatamente».
Per evitare la loro visita, il consiglio migliore è la prevenzione: niente zanzare, niente punture. Svuotando una volta alla settimana tutti i contenitori d’acqua (lattine, vasi, pentole, secchi, ecc.) si possono limitare notevolmente i danni, poiché questi insetti dalle lunghe zampe depongono naturalmente le uova nell’acqua stagnante.
Gli abiti chiari tengono lontane le zanzare che prediligono nell’ordine: il colore nero, rosso, grigio e blu. Richiamano meno la loro attenzione invece il kaki, verde e giallo: «Questo è stato scientificamente provato» afferma Guillaume Lacour di Altopictus, società francese specializzata nel contrasto delle zanzare ed in particolare ai problemi legati alla diffusione della zanzara tigre Aedes albopictus.
Il comportamento delle zanzare fa parte delle caratteristiche intrinseche di ogni specie: ad esempio, la zanzara tigre punge anche durante il giorno, mentre quella comune soltanto alla sera o notte.
Le zanzariere sono molto efficaci nel prevenire l’ingresso nelle abitazioni: «È spesso associato ai paesi tropicali, ma è molto utile anche in Europa» afferma il responsabile di Altopictus. Il problema è che l’installazione richiede spesso dei lavori per posizionarla davanti a una finestra.
La presa a muro diffonde continuamente un prodotto antizanzare e la sua protezione dura diverse decine di notti. Per Guillaume Lacour, è essenzialmente efficace «contro le zanzare notturne, che già riposano all’interno della casa».
Tuttavia, fate attenzione ai prodotti, il più noto, e raccomandato dall’OMS, è il DEET. Lo stesso vale per gli spray, il cui insetticida viene applicato direttamente sulla pelle e non deve essere mischiato alla crema solare.
Presentato come un trucco inarrestabile – soprattutto in Italia – in Francia, è considerato senza nessun effetto. Nei suoi esperimenti, l’entomologo Michel Collin ha messo le zanzare in bottiglie riempite di citronella per due giorni. Il risultato? «Erano ancora vive» dice l’entomologo. Sono consigli delle nonne che non si sono mai state confrontate con il problema attuale della zanzara tigre che è totalmente insensibile alla citronella.
Un consiglio: non fatevi ingannare. Vi farà risparmiare denaro. Per essere efficace, il repellente deve essere diffuso su una superficie o inviare una molecola nell’atmosfera. Se un orologio ha colori scintillanti, può persino attirare la zanzara! Per quanto riguarda gli orologi che funzionano con gli ultrasuoni, sono stati testati da diversi laboratori e non sono efficaci.
La racchetta elettrica, che è più efficace delle nostre mani e il ventilatore perché il flusso d’aria disturba il volo degli insetti.
Le zanzare utilizzano diversi sensi per trovare le loro vittime. Da lontano, è soprattutto il contenuto di CO2 quando si espira ad attirarli. Quando le zanzare si avvicinano a noi, è l’odore corporeo individuale a fare la differenza: alcune persone sono più attraenti per le zanzare di altre. Altri fattori possono essere la temperatura corporea, il sudore o i cosmetici. Ad esempio, l’acido lattico presente in alcuni prodotti cosmetici attira le zanzare.
Uno dei fattori discriminanti è senz’altro il gruppo sanguigno di appartenenza. Questi insetti considerano il tipo 0 più “gustoso” di qualsiasi altro gruppo sanguigno.
Il sudore, e quindi conseguentemente il nostro odore, viene influenzato da ciò che si mangia e si beve. L’assunzione di alcool, soprattutto della birra, tende a modificare nostro odore e aumenta la probabilità di divenire attraenti per le zanzare. Diversamente, particolari alimenti con elevate concentrazioni di vitamine del gruppo B (B1 e B6) e di vitamina C, come l’aglio, hanno anch’essi la capacità di alterare il nostro odore corporeo ed il nostro sudore, rendendoci però meno invitanti.
La presenza di batteri sulla nostra pelle può anche renderci più attraenti (soprattutto nei pressi di piedi e caviglie attraggono maggiormente le zanzare, il che spiegherebbe perché pungano più frequentemente alle estremità) e il quantitativo di colesterolo e steroidi presente sulla nostra pelle.
Per finire, dobbiamo anche sapere che la traccia per eccellenza seguita dalle zanzare è l’anidride carbonica che il nostro organismo produce, attraverso la respirazione e la traspirazione. Grazie ad alcuni recettori nelle loro mascelle, questi insetti riescono a identificare la presenza di anidride carbonica emessa fino a una distanza di 50 metri. Le persone che producono CO2 in maggiore quantità saranno per conseguenza bersagli ideali. Questo spiegherebbe, ad esempio, perché le persone in sovrappeso e gli sportivi risultino più colpite dal momento che hanno uno scambio ossigeno/anidride carbonica maggiore.
Applicare un gel astringente a base di cloruro di alluminio porta sollievo. Non è un farmaco, si può usare anche per i bambini e ha effetti antinfiammatori e antiprurito immediati: «Il gel astringente riduce anche il rischio che la puntura si infetti» spiega il Professor Marcello Monti, dell’Unità di Dermatologia dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano).
Non si deve cercare di mitigare il prurito con ammoniaca: è una sostanza irritante, che può provocare piccole ustioni soprattutto sulla pelle delicata dei bambini. Non usare rimedi casalinghi come aceto, cipolla, ghiaccio, limone: non aiutano e in alcuni casi possono essere dannosi. Il limone è astringente, però se poi la pelle viene esposta al sole si possono avere reazioni da fotosensibilizzazione. Le pomate a base di antistaminico o cortisone non sono consigliate: in effetti, l’antistaminico ha una scarsa azione locale, perché viene presto assorbito in circolo e quindi non agisce dove dovrebbe; in più è fotosensibilizzante. Anche il cortisone non funziona granché: comincia ad agire solo dopo 30 minuti quando in molti casi la reazione iniziale infiammatoria si è già attenuata.
Una volta punti, proviamo a vederci un lato positivo: le zanzare sono utili. Sono una risorsa alimentare per gli uccelli migratori e non solo, pesci e rane, per esempio. Alcune piante, poi, ricevono il polline proprio dalle zanzare.
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