La Camera approva l’abrogazione della riforma sanitaria vessillo della presidenza di Obama. 217 favorevoli contro 213 contrari. ora Trump all’esame del Senato
A neanche quattro mesi dalla fine dell’incarico presidenziale, il lavoro di Obama comincia ad essere smantellato. Donald Trump non si è fermato alle prime difficoltà, ha continuato la sua corsa, saltando gli ostacoli senza mai voltarsi indietro, fino ad arrivare a tagliare il nastro e ad agguantare la sua prima vittoria, anzi una rivincita. Nel suo 105esimo giorno in carica, la Camera dei Rappresentanti ha approvato il dibattuto piano dei repubblicani per demolire la riforma sanitaria divenuta in qualche modo, emblema della presidenza di Barack Obama. «Una riforma che è stata una catastrofe ora finalmente è morta» ha dichiarato un trionfante Trump che ha voluto festeggiare la sua vittoria con una conferenza stampa nel giardino delle rose, come non era mai accaduto prima per un provvedimento che deve ancora passare il vaglio del Senato per diventare Legge.
Nonostante l’entusiasmo del Presidente, il primo colpo sferrato all’Obamacare, è stato sì ben assestato, ma non ha ancora messo l’avversario a K.O. Infatti, la normativa prevista per smantellare il sistema sanitario, denominata American Health Care Act, è passato con un margine bassissimo di approvazioni, appena quattro voti hanno fatto la differenza, 217 favorevoli contro 213 contrari. Hanno votato no, oltre a tutti i democratici, anche 20 repubblicani. Insomma una tiepida vittoria che tuttavia per Trump sembrerebbe rappresentare tanto «abbiamo davvero ricompattato il partito», ha evidenziato dimostrando di aver già dimenticato la scottante sconfitta di 6 settimane fa, quando, la prima versione del progetto di Legge venne ritirata per mancanza di appoggi in seno al Grand Old Party (Gop).
Il piano approvato dunque dalla Camera, di fatto elimina le sanzioni per coloro che non si assicurano e cancella l’espansione del programma di assistenza sanitaria pubblica Medicaid per le famiglie a basso reddito. In questo quadro, le assicurazioni finanziate dal Governo saranno sostituite da crediti fiscali compresi tra 2.000 e 4.000 dollari all’anno, in base all’età. Questi sconti fiscali saranno limitati per chi guadagna oltre 75.000 dollari all’anno e per le famiglie con redditi superiori ai 150.000 dollari.
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