di S.I.G.M. Segretariato Italiano Giovani Medici
Fra una settimana il via alle scelte e ad oggi ancora nulla sul decreto di ripartizione dei contratti di specializzazione. Contattato telefonicamente il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), anche oggi la notizia è che “il decreto è alla firma”, ovvero la stessa notizia già comunicataci da settimane.
L’attesa, e lo ribadiamo con forza, è inaccettabile e irrispettosa nei confronti dei 15mila colleghi che hanno sostenuto il test. Nonostante i solleciti inviati quotidianamente agli uffici competenti del ministero per ottenere delucidazioni in merito, non abbiamo ricevuto le dovute risposte se non notizie vaghe e sommarie.
L’Osservatorio Nazionale per la Formazione Medica Specialistica, con molti sforzi, è riuscito a portare a termine la fase cruciale degli accreditamenti nei tempi previsti, ovvero prima dello svolgimento della prova. Pertanto, continuiamo a chiederci il motivo per il quale i Ministeri non abbiano lavorato con la stessa solerzia per consentire ai candidati di avere la possibilità di scelta nei tempi dovuti?
Ad oggi, è inaccettabile pensare che i colleghi che hanno partecipato al test siano, a ridosso della fase di scelta, fermi in un limbo, nell’impossibilità di prevedere, in base al punteggio conseguito e ai requisiti per i contratti aggiuntivi, quali saranno le possibili assegnazioni, con il rischio di serie ripercussioni, soprattutto di natura personale ed organizzativa, legate ad una scelta che, per forza di cose, sarà precipitosa piuttosto che ponderata come dovrebbe essere in un concorso pubblico che si rispetti.
Nella giornata di domani una nostra delegazione si recherà presso il MUR: pretenderemo che ci vengano date risposte concrete piuttosto che le vaghe comunicazioni finora ricevute.
La nostra Associazione non permetterà che i colleghi continuino a subire questo modus operandi che va a ledere la dignità e i diritti della categoria di giovani medici a cui, come emerso nelle fasi salienti e delicate dell’emergenza, va a attribuito il valore che merita e di cui va tutelata la formazione.
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