La presidente della commissione Sanità e capolista al Senato per il Terzo Polo nei collegi Lazio 2 e Sicilia 2 questa mattina ha visitato l’ospedale dei Castelli, ad Ariccia
«Bisogna creare un continuum assistenziale tra ospedale, casa e territorio. Solo così riusciremo ad alleggerire il peso su ospedali e pronto soccorso e dare una sanità più equa e umana ai cittadini». Lo ha detto la senatrice Annamaria Parente, presidente della commissione Sanità e capolista al Senato per il Terzo Polo nei collegi Lazio 2 e Sicilia 2, che questa mattina ha visitato l’ospedale dei Castelli, ad Ariccia.
«Vedere da vicino la realtà dei nostri ospedali è molto importante perché ci fa capire meglio come intervenire per migliorare la sanità – ha spiegato la senatrice Parente -. È fondamentale creare le condizioni per una reale integrazione tra ospedale e medicina territoriale attraverso il rafforzamento di figure come quelle del medico di base, del pediatra di libera scelta e dell’infermiere di comunità. Dobbiamo riorganizzazione l’assistenza territoriale in un’ottica di prevenzione e promozione della salute e di garanzia della continuità delle cure. Bisogna distinguere le cronicità di base da quelle di carattere specialistico che saranno prese in carico, sul territorio, da esperti delle varie professioni sanitarie, specialisti ambulatoriali e medici di laboratorio, con il supporto della rete delle farmacie». L
La presidente Parente durante la visita all’ospedale si è soffermata anche sui problemi del personale sanitario. «Se vogliamo una sanità che funzioni davvero dobbiamo rimediare alla carenza di personale e garantire una remunerazione adeguata al carico di lavoro e alle responsabilità. Dobbiamo investire sui professionisti e soprattutto evitare il fenomeno dell’emigrazione all’estero», ha concluso.