Contributi e Opinioni 20 Settembre 2022 14:34

Alzheimer, AIMA ai partiti: «Nessuna attenzione alle persone con demenza, vogliamo risposte»

Alla vigilia della Giornata Mondiale Alzheimer la Presidente Spadin denuncia: un milione di persone  affette da demenza e tre milioni di caregiver restano senza risposte

«Leggendo con attenzione i programmi delle forze politiche candidate a guidare il Paese nel prossimo quinquennio non siamo riusciti a trovare una sola riga di impegno a cambiare un sistema di presa in carico delle persone con demenza». Lo scrive Patrizia Spadin, Presidente di AIMA – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer, l’associazione che rappresenta le persone con demenza e le loro famiglie, nella lettera aperta inviata ai responsabili sanità dei partiti candidati alle elezioni politiche 2022.

Con oltre un milione di persone con demenza nella popolazione over 65 (dati 2019) e più di seicentomila malati di Alzheimer (corrispondenti a circa il 20% della popolazione ultrasessantenne), secondo Patrizia Spadin questa mancanza di attenzione è grave. «Secondo i dati ISS, prosegue Spadin, ci sono circa tre milioni di persone coinvolte direttamente o indirettamente nella loro assistenza. Se non si tratta di una mancanza, è quantomeno un errore politico, dato che si tratta di cittadini (ed elettori), spesso donne caregiver in età lavorativa costrette a moltiplicare sforzi immani di conciliazione vita-lavoro, che sostengono (anche) l’80% dei 15 miliardi di euro di costi della malattia: un dato quanto mai anomalo per un sistema socio-sanitario che si pretende universalistico!».

Nella lettera ai partiti si sottolinea come l’ultimo Piano Nazionale Demenze del 2014 non sia mai stato rinnovato. «Spesso si è indugiato in pianificazioni astratte e scollegate dalla realtà delle cose, che è fatta di servizi non standardizzati sul territorio, di frammentazione del percorso del paziente, di impreparazione a nuove possibili evoluzioni sul fronte del trattamento», denuncia Spadin alla vigilia della Giornata Mondiale Alzheimer.

Nel ribadire che AIMA è pronta al confronto e alle proposte a partire dal 26 settembre, Spadin ricorda che l’associazione e la Società Italiana di Neurologia (SIN) hanno già presentato i 7 Buoni motivi e le 7 Buone proposte per non dimenticare l’Alzheimer per chiedere un piano di investimenti per l’Alzheimer che consenta di “rammendare” le lacune stratificatesi nel tempo, una riforma della sanità territoriale che preveda Case e Ospedali di Comunità, protocolli e linee guida ad hoc per la gestione domiciliare dei pazienti e sostegno e informazione per i caregiver familiari.

«Non c’è bisogno di rivoluzioni. C’è bisogno di fare le cose per bene, conclude Patrizia Spadin. Mentre in questi anni si perdevano occasioni di riforme ci dimenticavamo delle crisi allucinatorie o convulsive, dei deliri, dell’aggressività, dell’apatia, della afasia, della disfagia, delle infezioni; dimenticavamo la ‘malattia’, insomma!».

Articoli correlati
Alzheimer: regolare i livelli di dopamina riduce i sintomi nelle prime fasi della malattia
Uno studio dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, insieme alla Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma e condotto su modelli sperimentali, ha confermato che la stimolazione dopaminergica è efficace nel ridurre l’ipereccitabilità dell’ippocampo condizione alla base dell’insorgenza di epilessia e che può contribuire al progressivo danno cognitivo nell'Alzheimer
Scoperte 5 diverse forme di Alzheimer. Aperta la strada a nuove terapie personalizzate
Ci sono 5 tipi diversi di Alzheimer e questo potrebbe spiegare perché alcuni farmaci sembrano essere inefficaci con questa devastante malattia neurodegenerativa. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio condotto dall'Alzheimer Center Amsterdam, dall'Università di Amsterdam e dall'Università di Maastricht, nei Paesi Bassi. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Aging, potrebbero avere implicazioni per il futuro sviluppo di farmaci contro l’Alzheimer
Scienziati italiani hanno “ingegnerizzato” una proteina per potenziare la memoria
Una proteina normalmente presente nel cervello è stata modificata geneticamente con l'obiettivo di potenziare la memoria. A farlo è stato un gruppo di neuroscienziati italiani in uno studio pubblicato su Science Advances, che apre la strada a nuove possibilità terapie contro le malattie neurodegenerative
di V.A.
Alzheimer: alcuni errori di «navigazione» sono «spie» precoci della malattia
Le persone con malattia di Alzheimer in fase iniziale hanno difficoltà a girarsi quando camminano. Questo potrebbe essere uno dei segni precoci individuato dagli scienziati dell’University College di Londra in uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, che si avvalso della realtà virtuale
Creato il più grande atlante delle cellule cerebrali umane
Circa 200 miliardi di cellule cerebrali. Precisamente 86 miliardi di neuroni e 100 miliardi di cellule di 3.000 tipi diversi. Sono impressionanti i numeri del più completo atlante delle cellule del cervello umano e dei primati non umani, realizzato nell’ambito della Brain Initiative
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...