Intervista al presidente della Società Italiana Diabetologia Agostino Consoli
Un congresso definito di «ripartenza» (a causa della pandemia) quello della Società Italiana Diabetologia (in scena in questi giorni a Rimini). Il 29esimo, per l’esattezza. Un congresso «in cui si parla non solo del mondo del diabete» ma anche e soprattutto «del mondo e il diabete» e «del diabete nel mondo». Con queste parole, il presidente di Sid Agostino Consoli spiega il cambio di passo, anche culturale e politico, necessario per «far diventare diabete e obesità problemi sanitari prioritari» nella consapevolezza generale e nelle scelte di politica sanitaria, a causa «della loro diffusione e del loro costo».
Per questo, la Sid ha «salutato con estremo favore l’insediamento al Ministero della Salute del professor Schillaci», definito da Consoli «un tecnico e persona nota per la sua pregressa sensibilità per tematiche come, appunto, obesità e diabete».
Un nuovo corso, dunque, in cui un ruolo di rilievo lo giocano ovviamente anche le risorse in arrivo con il PNRR, che si trasformeranno in nuove tecnologie, informatizzazione e innovazioni sul piano delle buone pratiche. Ma attenzione a mettere «una Ferrari in mano a chi non è abituato a guidarla». È dunque necessario «un processo di formazione che consenta a tutti coloro che sono coinvolti nell’assistenza al diabete e all’obesità di sfruttare al meglio» tutto ciò che di buono arriverà.
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