Il comparto audioprotesico si riunisce a Rimini dal 4 al 6 novembre: sfide e cambiamenti di una professione sanitaria che conferma il suo grande valore sociale
Ai blocchi di partenza Fia XX, il Congresso Nazionale della Federazione Italiana Audioprotesisti che dopo quattro anni, pausa imposta dall’emergenza Covid-19, anni torna finalmente a riunirsi a Rimini, nella sede del Palacongressi.
Un appuntamento molto atteso dal comparto che rappresenta una professione sanitaria in grande crescita, quella degli audioprotesisti (rappresentata da ANAP, Associazione Nazionale Audioprotesisti Professionali) e dalle aziende del settore (ANA, Associazione nazionale Audioprotesisti). Un Congresso che cade in un momento storico particolare, con il dibattito sulla sanità che ha tenuto banco in questo ultimo periodo, tra tentativi di revisione organica del Sistema Sanitario Nazionale e grandi disegni di riforma previsti dal PNRR.
Certamente, come ben sanno i professionisti della salute, le trasformazioni della politica sanitaria di oggi, incideranno profondamente sugli operatori sanitari e sui cittadini nel futuro, per questo i tre giorni di Rimini saranno carichi di significato e di riflessioni. Innanzitutto, i numeri: In Italia operano circa 3 mila audioprotesisti all’interno di più di 1400 centri acustici. Gli assistiti sono circa 2 milioni, ai quali vengono applicati, ogni anno, circa 450mila apparecchi acustici. Ogni anno 300 studenti si iscrivono ai corsi laurea in Tecniche audioprotesiche, abilitanti alla professione, organizzate da dodici Atenei italiani.
In conclusione, un settore che vale, tra mercato interno ed export, circa 16,7 miliardi di euro. Dato confermato dagli utilizzatori di tecnologie per l’udito che dichiarano un altissimo tasso di soddisfazione: secondo i dati riportati dall’ultima indagine Eurotrak (2022) nel 97% dei casi affermano migliorata la propria qualità di vita. Numeri che si incrociano con quelli della qualità dei dispositivi medici per l’udito, nei quali l’Italia rappresenta un’eccellenza, leader in Europa per qualità delle cure, e che ne descrive efficacemente il valore sociale, non solo sotto il profilo economico ed occupazionale, ma anche sui benefici percepiti e sull’elevato contributo sociale che il settore è in grado di fornire. Non a caso il comparto è stato ricompreso tra i servizi ritenuti essenziali durante la pandemia, con tutti i Centri acustici che per decreto del legislatore sono rimasti aperti a fornire assistenza anche nei mesi della massima emergenza. Un ruolo essenziale, quello dei Centri Acustici rete di centri riconosciuti Ana, diffusa su tutto il territorio nazionale, nel promuovere la prevenzione e la salute uditiva con controlli gratuiti dell’udito e assistenza quotidiana, garantendo nel contempo all’utenza professionalità e altissima qualità della tecnologia.
L’assise di Rimini rappresenterà dunque un importante momento di aggregazione e di confronto professionale per gli oltre millecinquecento professionisti sanitari iscritti insieme alle aziende del settore e a importanti relatori internazionali. L’apertura dei lavori è prevista il 4 novembre e proseguirà il giorno successivo, 5 novembre con tavole rotonde ricche di dibattiti e approfondimenti sui temi caldi della professione e sul futuro del comparto, dai nuovi LEA, alla presentazione dell’attesissimo Eurotrak 2022, lo studio che misura l’efficacia e la qualità dell’applicazione audioprotesica, confrontando i risultati conseguiti dai vari Paesi per comprendere il posizionamento dell’Italia rispetto al panorama europeo, con i relativi punti di forza e i margini di miglioramento.
E ancora si parlerà di tecnologie del futuro, senza dimenticare il valore dell’audioprotesista come professione intellettuale. E poi, Otc, un tema oggi attualissimo e un focus speciale sulla formazione universitaria. Ma si spazierà anche verso gli impianti cocleari. Attesi esperti internazionali come Mark Laureyns, presidente Aea (associazione europea audioprotesisti) e Stefan Zimmer, segretario Ehima (associazione europea fabbricanti audioprotesi). La giornata di domenica, 6 novembre, sarà dedicata al rinnovo delle cariche direttive, un passaggio importante per porre le basi e definire gli orientamenti associativi dei prossimi anni. Il presidente del congresso, Corrado Canovi, esprime la sua soddisfazione: «La grande risposta in termini di partecipazione, ben oltre le aspettative, fa apprezzare lo sforzo di tutti per essere presenti ad un appuntamento che ha l’ambizione di mettere al centro gli argomenti imprenditoriali e professionali del nostro comparto».
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