Caduta dei capelli? Di base la colpa è dei fattori genetici ed ereditari. Lo sottolinea il Dottor Massimo Abenavoli, chirurgo plastico ed estetico e Presidente della Onlus Emergenza Sorrisi
Caduta dei capelli? Di base la colpa è dei fattori genetici ed ereditari. Lo sottolinea il Dottor Massimo Abenavoli, chirurgo plastico ed estetico e Presidente della Onlus Emergenza Sorrisi. «Non solo – precisa il medico – la calvizie dipende anche dalla mancanza di alcuni elementi come il ferro, lo zinco e il rame. Come prima soluzione per risolvere la caduta dei capelli si può provare ad integrare questi elementi. In un secondo momento, se non c’è altra soluzione, allora si può ricorrere alla chirurgia».
La calvizie è un problema non solo di natura fisiologica, ma influenza molto anche la sfera psicologica e sociale: «è determinante – aggiunge il Dottor Abenavoli – ed è soprattutto per questo che molti pazienti si orientano verso questo rimedio».
«In tal senso la ricerca medico-scientifica è sempre attiva e negli ultimi anni siamo arrivati a grandi risultati – spiega Abenavoli -. Esistono attualmente delle tecniche che consentono di ottenere risultanti gratificanti in tema anche di naturalità. La procedura adesso più all’avanguardia è l’utilizzo di singoli bulbi piliferi innestati dal chirurgo nelle zone dove è carente la presenza di componente pilifera. Questi bulbi sono precedentemente stati prelevati dal corpo del paziente attraverso una metodica specifica che si avvale di aghi che consentono l’espianto. Dopo l’espianto, il bulbo viene studiato in laboratorio e preparato ad essere trapiantato o singolarmente o in gruppi di due o tre per dare un maggiore effetto di infoltimento».
«Ci tengo a ribadire – conclude il medico – che prima di procedere con l’intervento va fatta, da parte del medico, una valutazione attenta anche all’impatto psicologico del paziente che è importantissimo. Infatti l’accettazione da parte del paziente di un intervento che dura circa tre o quattro ore in anestesia locale, la convalescenza post e la capacità di comprendere quali sono i possibili risultati, è fondamentale. Nel mio caso, per garantire un ripresa più veloce che vada di pari passo alla ripresa psicologica, tendo a non utilizzare fasce dopo l’operazione e dare modo al paziente di potersi lavare i capelli già dal giorno dopo».