Salute 14 Novembre 2022 10:27

Il progetto “Cure palliative per la qualità della vita” della Asl Roma 4

In occasione della giornata nazionale dedicata alle cure palliative si è concluso il progetto “Cure palliative per la qualità della vita” della Asl Roma 4, che grazie al supporto di tanti partner ha visto creare una grandissima coperta composta da mattonelle colorate realizzate a mano e poi assemblate insieme

II progetto era iniziato lo scorso anno con il coinvolgimento di oltre 50 associazioni operanti nel territorio della Asl Roma 4, dei cargiver e degli ospiti della struttura Carlo Chenis. il Vescovo della Diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, Monsignor Gianrico Ruzza ha celebrato una messa all’interno dell’Hospice, al cospetto dei rappresentati delle istituzioni e delle autorità civili e militari.

“Cure palliative per la qualità della vita”

In occasione della giornata nazionale dedicata alle cure palliative si è concluso il progetto “Cure palliative per la qualità della vita” della Asl Roma 4, che grazie al supporto di tanti partner ha visto creare una grandissima coperta colorata composta da mattonelle colorate realizzate a mano e poi assemblate insieme. Il lungo mantello, che in questi mesi è stato esposto in diversi presidi sanitari e non del territorio, è oggi composto da 4000 mattonelle realizzate da associazioni, cittadini, cargiver e ospiti dell’Hospice Carlo Chenis. “Il numero così elevato delle mattonelle che compongono la coperta è il segnale di come sia forte il filo che unisce la Asl ai suoi utenti”, ha commentato soddisfatta il Direttore Generale della Asl Roma 4, Cristina Matranga.

Soddisfare al meglio le esigenze e i bisogni di cura dei pazienti

“Le iniziative portate avanti dall’equipe guidata dal dottor D’Andrea sono tante e di qualità – ha continuato la dg –. Attualmente la capacità operativa dell’Hospice, sia di Civitavecchia che di Campagnano Romano, come quella dell’assistenza domiciliare, sono al massimo e la domanda è in aumento. Per questo abbiamo iniziato un percorso che porterà le cure palliative anche sul territorio e il primo passo è rappresentato proprio dall’Ambulatorio di Cure Palliative attivo per il momento nella Casa della Salute di Ladispoli. Stiamo mettendo in campo collaborazioni e sinergie con altri enti, come il Campus Biomedico, per arricchire i servizi e stiamo procedendo a ritmo serrato per la realizzazione del servizio di Radioterapia. Il tutto con l’unico obiettivo di soddisfare al meglio le esigenze e i bisogni di cura dei nostri utenti”.

“Quella di oggi è una giornata speciale – ha poi aggiunto il direttore della UOSD Oncologia della Asl Roam4, il dottor Mario D’Andrea – si chiude il primo ciclo di progetti dedicati alle cure palliative e che quest’anno era dedicato alla vista e ai colori, di cui il mantello né è il simbolo. Non ci fermeremo qui e stiamo già preparando l’iniziativa per il prossimo anno che sarà incentrata sul senso dell’olfatto. Il mio sogno è creare un roof garden sulla terrazza dell’Hospice affinchè ospiti e parenti possano trascorre alcuni momenti di serenità”.

La pet therapy

Le cure palliative sono un diritto garantito dalla legge 38/2010, gratuite e anche domiciliari, tutelano la qualità di vita del malato inguaribile e della sua famiglia. La Asl Roma 4 eroga le cure palliative attraverso l’Hospice Carlo Chenis di Civitavecchia, quello di Campagnano Romano, il servizio di assistenza domiciliare sul territorio del distretto 1 e 2 e l’Ambulatorio di Cure Palliative attivo presso la Casa della Salute di Ladispoli. Il Dipartimento di Prevenzione, attraverso il gruppo aziendale G.A.I.A.A, tra giugno e novembre di quest’anno ha poi portato avanti il progetto “Gli interventi assistiti con gli animali a supporto delle cure palliative” coinvolgendo gli ospiti dell’Hospice Carlo Chenis, e i loro famigliari. “I benefici derivanti dalla pet therapy – ha commentato la dottoressa Barbara Scriboni, membro del Comitato Scientifico UMFIA e cooadiutore IAA – sono molteplici.  aiutano i pazienti a distrarsi dalla malattia e a focalizzarsi sul presente, in un contesto sereno e gioioso. Tutto questo migliora l’umore dei pazienti e rende molto attesi questi incontri con gli animali.

 

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