Cari mamma e papà, niente più sensi di colpa quando si lascia il proprio bambino all’asilo nido, anche se per lungo tempo. Uno studio internazionale ha dimostrato che il tempo trascorso in queste strutture per l’infanzia non compromette lo sviluppo comportamentale dei bambini
Cari mamma e papà, niente più sensi di colpa quando si lascia il proprio bambino all’asilo nido, anche se per lungo tempo. Uno studio internazionale, guidato dalla scienziata Catalina Rey-Guerra del Boston College, ha dimostrato che il tempo trascorso in queste strutture per l’infanzia non compromette lo sviluppo comportamentale dei bambini. I risultati, pubblicati sulla rivista Child Development, confutano le conclusioni di ricerche precedenti che avevano evidenziato una correlazione tra il tempo trascorso all’asilo nido e lo sviluppo di problemi comportamentali.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 10.105 bambini in età prescolare, raccolti dal 1993 al 2012, e provenienti da Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Canada e Stati Uniti. Il team di ricerca ha esaminato in dettaglio i cambiamenti nell’atteggiamento e le difficoltà di interazione con l’esterno dei bambini, come la tendenza a litigare, mordere o relazionarsi in modo aggressivo. Sono stati presi in considerazione anche i rapporti dei genitori e degli insegnanti sul temperamento e sul carattere dei bambini. Attraverso una varietà di test statistici e grazie a sette set di dati, i ricercatori non hanno trovato alcun elemento che sembrasse collegare eventuali problemi comportamentali nei bambini con il tempo trascorso le strutture dedicate alla cura dell’infanzia.
Non sono stati inoltre individuati elementi che colleghino difficoltà a relazionarsi socialmente e condizioni familiari legate all’educazione o al reddito della famiglia. «I nostri risultati – commenta Rey-Guerra – sono molto incoraggianti per i genitori che devono affidare i propri figli all’asilo nido. Il nostro lavoro esamina solo i potenziali effetti a breve termine, per cui non sappiamo se possano emergere difficoltà in avanti con gli anni. Speriamo di rispondere agli interrogativi ancora irrisolti nei prossimi studi». E conclude la scienziata: «Capire come il tempo trascorso nella prima infanzia possa condizionare lo sviluppo del bambino è fondamentale per la definizione di strategie mirate e orientate alla salute dei più piccoli».
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