Purtroppo, si tratta di una situazione sempre più ricorrente e che sta interessando ampie aree della nostra Sanità pubblica. A tale proposito, occorre ricordare che sono illegittime le disposizioni che prevedono che un medico venga assegnato ad una struttura alla quale non potrebbe avere accesso per la legge e/o la contrattazione collettiva per mancanza della […]
Purtroppo, si tratta di una situazione sempre più ricorrente e che sta interessando ampie aree della nostra Sanità pubblica.
A tale proposito, occorre ricordare che sono illegittime le disposizioni che prevedono che un medico venga assegnato ad una struttura alla quale non potrebbe avere accesso per la legge e/o la contrattazione collettiva per mancanza della relativa specializzazione, anche se la motivazione è legata ad un’emergenza/urgenza di continuità assistenziale e ancor più se tali disposizioni sono prive dei necessari requisiti formali.
Il criterio di omogeneità deve ritenersi in taluni casi completamente disatteso, per cui un’organizzazione del servizio di guardia interdivisionale, ovvero un ordine di servizio, che coinvolgano medici afferenti a discipline diverse e non raggruppabili in un’area specialistica, non possono ritenersi aderenti ai criteri di omogeneità richiesti dalla disciplina contrattuale, e si pongono in palese conflitto con il principio di appropriatezza delle cure sanitarie, esponendo i dirigenti coinvolti ad ingiustificati rischi sul piano della responsabilità professionale.
In ogni caso, ciascuna situazione ha delle specifiche peculiarità e dunque è sempre necessaria un’analisi del caso concreto da parte di un legale specializzato qualora si vogliano contestare decisioni di questo tipo prese dalle aziende sanitarie.