La pandemia ha accelerato i processi di digitalizzazione e i fondi del PNRR stanno dando le gambe ai diversi progetti. La Asl Roma 4 punta sull’informatizzazione di diversi servizi di prenotazione e refertazione on line
Il processo di digitalizzazione è la sfida che dallo scorso anno sta portando avanti la Asl Roma 4 e che, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Mission 6 del PNRR, potranno concretizzarsi. I primi passi sono stati già mossi con l’introduzione dei primi servizi di telemedicina e per il 2023 ne è previsto il potenziamento. A guidare il processo di digitalizzazione della Asl Roma 4 è l’Ing. Annalisa Bononati, Direttore UOC Tecnologie Biomediche e Sistemi Informatici della Asl Roma 4.
«Un settore sanitario tecnologicamente avanzato – ha commentato l’Ing Bononati – può intervenire positivamente sulle capacità di cura e assistenza dei pazienti, ridurre i tempi di attesa e le ospedalizzazioni, di riflesso razionalizzare i costi. Il tutto nell’ottica di accorciare le distanze con i nostri utenti e per una sanità inclusiva e facilmente accessibile». Nel corso di quest’anno sono stati attivati diversi servizi digitali che stanno entrando nell’uso comune degli utenti ma anche dei lavoratori dell’azienda.
«A livello di gestione amministrativa abbiamo adottato, proprio in queste settimane, – ha spiegato la dottoressa Bononati – il nuovo protocollo informatico che ci permetterà di digitalizzare anche gli atti amministrativi. Abbiamo creato uno speciale registro di sala operatoria informatizzato, che garantisce un accurato monitoraggio delle attività che avvengono al suo interno per una gestione all’insegna della sicurezza del percorso chirurgico».
Per facilitare, invece, la vita agli utenti sono arrivate la piattaforma PN4.0, dedicata alle gestanti, e il portale della radiologia dal quale è possibile scaricare, e poi condividere con il proprio medico di famiglia o lo specialista, il referto della prestazione eseguita. Ma non solo. È presente anche un servizio di telerefertazione cardiologica che, grazie ad apparecchi mobili, permette agli infermieri di eseguire ECG direttamente a casa del paziente o in ambulatorio e con un semplice click inviare il tracciato allo specialista per la refertazione.
«Attualmente – ha aggiunto la Dirigente – il servizio è attivo per i pazienti seguiti domiciliarmente dal Cad del distretto 1, per i detenuti delle strutture carcerarie del territorio e per tutti i pazienti che fanno accesso agli ambulatori infermieristici del Distretto 4, ma nel corso del prossimo anno, con la realizzazione anche delle Centrali Operative Territoriali e degli Ospedali di Comunità, puntiamo ad estendere il servizio a tutti i distretti». Infine, per gli utenti, è in arrivo il nuovo portale dell’Urp che permetterà di segnalare disservizi o problematiche varie direttamente dal sito internet aziendale.
Il beneficio principe della digitalizzazione è certo quello di abbattere le distanze, ma è necessario garantire anche la gestione sicura del dato sanitario. Nessun timore, l’ingegnere ha pensato anche a questo e per proteggere i dati degli utenti nell’ambito della cyber security «un sistema di difesa in grado di percepire i livelli di rischio sui singoli asset presenti sulla rete aziendale e prevenire gli attacchi informatici. Gestiamo dati sensibili ed è fondamentale proteggerli», ha precisato l’ingegnere.
La sfida del 2023 è dare vita alla cartella informatizzata. «Stiamo mettendo a punto il progetto e per l’inizio del nuovo anno anche questo strumento sarà a disposizione dei nostri utenti. Il processo di informatizzazione che stiamo portando avanti, anche grazie ai fondi del PNRR, faciliterà la vita dei cittadini che avranno una sanità sempre più a portata di mano».
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