L’idea espressa dalla presidente Mangiacavalli durante il Forum Risk Management chiede un percorso organizzativo-istituzionale tra mondo sanitario e sociale. Interministeriale tra Salute e Lavoro
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza risponde a delle necessità che il Paese ha accumulato nel tempo. Un investimento, con l’aiuto dei fondi europei, per sostenere aree per troppo tempo trascurate dai governi che si sono succeduti. I 191,5 miliardi di euro sono ripartiti in sei missioni. Per il mondo dei professionisti sanitari la Missione 5 dedicata a Inclusione e coesione (19,81 mld) e la Missione 6 sulla Salute (15,63 mld) possono e devono viaggiare di pari passo.
Questa è la proposta che la presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), Barbara Mangiacavalli, ha lanciato durante uno dei confronti inter-professionali al Forum Risk Management 2022. Per farlo, la presidente ha ipotizzato una cabina di regia fuori dai ministeri, che possa lavorare in sinergia con i professionisti sanitari.
«Bisognerebbe trovare qualcosa che ricomponga la frammentazione sia delle missioni del PNRR, sia dei diversi stakeholder – ha detto ai microfoni di Sanità Informazione -. Da un lato il Ministero della Salute, dall’altro il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. In realtà negli atti si legge che una cabina di regia dovrebbe già esistere tra la Missione 5 e la Missione 6, ma non abbiamo visto molto. Forse c’è bisogno di strutturare un percorso organizzativo-istituzionale tra questi due mondi: il sanitario e il sociale, e quindi un qualcosa di interministeriale. Noi l’abbiamo lanciata come spunto, la paternità di questa riflessione è di FNOPI, speriamo che possa essere un seme che poi cresca». La proposta è stata accolta con entusiasmo da Tiziana Frittelli, presidente Federsanità e da Giovanni Migliore, presidente Fiaso.
La Missione 5 investe per evitare che dalla crisi pandemica emergano nuove disuguaglianze e si sviluppino divari più grandi nel tessuto sociale del Paese. I fondi saranno rivolti a facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro e l’inclusione sociale. I fondi sono così distribuiti:
La Missione 6 punta a potenziare le capacità di prevenzione e cura del Sistema sanitario nazionale per tutti i cittadini, con accesso equo e diffuso alle cure. Anche grazie a un vasto investimento nell’utilizzo di tecnologie innovative. I fondi investono:
Al centro il potenziamento dell’assistenza domiciliare e dei presidi sul territorio. Con lo scopo di svuotare gli ospedali da pazienti che possono essere curati e gestiti meglio integrando i servizi socio-sanitari.
In questo senso, la proposta di FNOPI arriva per assicurare che i due universi, rappresentati dalle due Missioni, si parlino non solo a investimenti realizzati, ma prima ancora di effettuarli. Senza rischiare che i progetti virino in direzioni diverse e connubi che potrebbero essere vantaggiosi, restino invece intentati. Non stupisce che l’idea venga da FNOPI: la professione infermieristica rappresenta in sé il connubio tra sociale e sanitario e, al suo interno, esprime il suo massimo potenziale. Mangiacavalli ha voluto ribadire che la visione olistica della salute del cittadino non può più attendere dietro differenziazioni di ministeri o appartenenze.
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