Il segretario del Collegio Italiano dei Chirurghi chiede di «attivare un osservatorio sull’operato dei manager della sanità»
«È dannatamente frustrante constatare che a nulla serve denunciare, intervenire costruttivamente, proporre soluzioni. Niente cambia, nella totale ed evidentemente colpevole sordità e cecità della politica che ci governa. Quella politica capace di falsi eroismi di sentimenti quando si vivono le emergenze, salvo, poi, passata la tempesta, dimenticare le promesse e disconoscere i meriti degli operatori della sanità italiana. Medici e infermieri continuano ad essere oggetto di aggressioni con, talvolta, anche lesioni fisiche da parte di cittadini dimentichi di quando proprio agli operatori sanitari ci si aggrappava nella speranza di non morire di Covid. Quei medici e quegli infermieri che continuano a subire lesioni anche nei loro diritti da parte di quella politica che non va oltre la propria scrivania, il proprio scranno di malagestione del potere». Così in una nota Massimo Carmelo Misiti, Segretario del Collegio italiano dei chirurghi.
«E mentre le soluzioni che, come Collegio italiano dei chirurghi, continuiamo ad offrire finiscono per diventare mero ricettacolo di polvere sulle scrivanie della politica, il presunto lavoro di chi governa è sempre meno chiaro e meno trasparente. Sarebbe opportuno attivare un osservatorio sull’operato dei manager della sanità, per capire, una volta per tutte, quali interessi impediscono di intervenire concretamente per la risoluzione dei tanti, tantissimi problemi che da troppo tempo investono la sanità del nostro Paese» conclude Misiti.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato