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Prevenzione 17 Gennaio 2023

Menopausa: i consigli dell’esperto per ridurre i sintomi e vivere meglio

Sono 10 milioni le donne tra i 45 e i 55 anni che devono convivere con gli effetti della menopausa. Calò (Centro Menopausa Macedonio Melloni): «Ridurre i carboidrati e fare attività fisica aiuta ad attenuare le vampate di calore e a velocizzare il metabolismo. Stop alle sigarette per ridurre il rischio vascolare e di osteoporosi»

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Vampate di calore, aumento di peso e cambio di umore sono solo alcuni degli effetti che produce la menopausa e che interessa in Italia circa 10 milioni di donne tra i 45 e i 55 anni. In questo lasso di tempo gli ormoni della fertilità, gli estrogeni e il progesterone iniziano a calare con conseguenze che impattano sulla vita quotidiana. Vivere bene la menopausa è comunque possibile, ma perché ciò accada è fondamentale seguire i consigli dell’esperto.

«Prima di tutto è importante la consapevolezza del significato di questo particolare periodo della vita delle donne – spiega a Sanità Informazione Lucia Calò, ginecologa responsabile del Centro Menopausa Macedonio Melloni, ospedale di genere dal 2019 –. Conoscere i sintomi è importante, ma soprattutto i rischi a cui si va incontro nel momento in cui fisiologicamente o patologicamente si entra in menopausa, sia in quella normale che precoce».

Menopausa: consapevolezza e attenzione ai primi segnali del corpo

Comprendere i cambiamenti in atto è il primo traguardo da raggiungere per poi prestare attenzione ai segnali che il corpo manda. «L’elasticità della pelle, la tonicità del corpo, la consistenza dei capelli così come la difficoltà nel dormire vanno ad impattare sulla psiche ma anche sul corpo che, se non viene adeguatamente protetto, rischia di generare un invecchiamento precoce e non solo – sottolinea la ginecologa -. Fondamentale, dunque, la scelta dello specialista che deve essere un esperto di menopausa, proprio per avere un dialogo che permetta una presa di coscienza in questo ambito ancora prima che si verifichi».

Come prepararsi: iniziare ad agire nella peri menopausa

Come riconoscere il periodo giusto in cui agire per prepararsi al cambiamento è il primo tassello del puzzle da comporre perché la menopausa non diventi una scomoda compagna di viaggio. «Se si agisce quando ancora non ci sono segni evidenti di menopausa – spiega Calò – è possibile prevenire una serie di problematiche che altrimenti possono presentarsi anche in modo aggressivo e improvviso. Il periodo giusto è la peri menopausa, quei cinque/sette anni che precedono l’assenza totale di mestruazioni e che si caratterizza nella maggior parte dei casi con l’alterazione del ciclo». Non sempre ciò accade, in quel caso è bene tenere come punto di riferimento il decennio tra i 40 e i 50 anni che rappresenta l’inizio del cambiamento. «È quello il momento in cui investire tempo ed energie per decidere a quale specialista dare la propria fiducia così che possa guidarci per capire a che punto è il processo che porterà alla menopausa e quali siano le azioni utili al fine di renderla meno scuotente ed impattante sul nostro quotidiano».

Acidi grassi per la pelle

Tantissimi fattori influiscono sulla menopausa, inclusi l’alimentazione e lo stile di vita: alcuni semplici consigli permettono di affrontarla meglio e, in taluni casi, anche di posticiparla. «Per quanto riguarda l’alimentazione è importante ridurre il più possibile i grassi saturi quindi burro, formaggi, affettati e dolci, a favore di proteine, acidi grassi polinsaturi (pesce azzurro, uova, noci e mandorle) e verdure che devono essere almeno il 50% di ogni pasto» evidenzia l’esperta. Per un corretto stile di vita a tavola è bene ridurre le farine bianche privilegiando i cereali in chicchi come orzo, farro e riso integrale che hanno un basso indice glicemico. «Tra le proteine è opportuno ridurre quelle animali (al massimo una volta la settimana) a vantaggio di quelle vegetali». Per completare un corretto stile alimentare è opportuno bere molta acqua e consumare con moderazione frutta a basso indice glicemico come mele e kiwi.

Meno carboidrati e più attività fisica per ridurre le vampate

«Ogni donna in menopausa ha la propria sintomatologia, comprese coloro che non le rilevano – sottolinea l’esperta – ciò che è scientificamente dimostrato però è che il sintomo della vampata vasomotoria si attenua con una riduzione importante di carboidrati e un’attività fisica costante». Diversi studi hanno dimostrato poi anche l’efficacia degli Omega 3 sulle vampate di calore, oltre a difendere la pelle dai danni provocati dai raggi UV, dalle rughe, dalla iper-pigmentazione della pelle e relativa opacizzazione. «Venti minuti di attività fisica sono sufficienti per accelerare il metabolismo e ridurre la mortalità della persona indipendentemente dalla causa», aggiunge la ginecologa.

I rischi della menopausa

La donna in menopausa corre dei rischi maggiori in tre ambiti: cardiovascolare, metabolico e cognitivo. «In particolare sono infarto, diabete e Alzheimer le patologie più frequenti quando non si seguono stili di vita corretti», ammette Calò.

Stop alle sigarette

Il fumo è un elemento fortemente negativo, ancor più nelle donne in menopausa. Due le ragioni evidenziate dall’esperta: «La nicotina contenuta nel fumo porta ad un processo infiammatorio che agevola la deposizione di grasso in sede addominale (grasso viscerale) che sta alla base della sindrome metabolica, uno dei rischi più temibili della menopausa per i suoi risvolti clinici che sono l’infarto ed il diabete – sottolinea Calò -. In più una donna che a 40 anni fuma, ha impoverito il suo scheletro e per non peggiorare il rischio di osteoporosi dovrebbe smettere.

Attenzione ad alcuni farmaci che riducono l’assorbimento del calcio

Tra le voci da attenzionare durante la menopausa ci sono anche i farmaci. «Alcuni gastroprotettori dello stomaco riducono l’assorbimento del calcio e quindi chi fa uso frequente di questi farmaci, come per il cortisone e gli ormoni tiroidei, è maggiormente a rischio di osteoporosi», fa notare l’esperta.

Melatonina per dormire, yoga per iniziare bene la giornata

Ci sono categorie di integratori molto efficaci sulla sintomatologia come la cimicufuga racemosa ed i fitoestrogeni che riducono gli effetti delle vampate. Altri agiscono invece sull’umore come la melissa, la valeriana, il magnesio, lo zafferano piuttosto che la melatonina e gli Omega 3. «È importante precisare però che gli integratori sono efficaci sui sintomi, ma non riducono i rischi della menopausa». Per iniziare bene la giornata invece è sufficiente qualche esercizio di yoga.

Terapia ormonale sostitutiva

Secondo le linee guida prodotte nel 2020 per la menopausa fisiologica, la terapia ormonale sostitutiva rappresenta il paracadute ideale ed è destinabile ad ogni donna sintomatica o senza sintomi, ma con osteoporosi. Senza limiti temporali, anche se dopo un certo numero di anni è possibile ridurre le dosi.  «Per la menopausa precoce, anche in assenza di sintomatologia è mandatoria la terapia ormonale, perché è considerata menopausa patologica. La deprivazione estrogenica in giovane età, infatti, aumenta in modo importante tutti quei rischi cardiovascolari, metabolici, neurologici e di osteoporosi che sappiamo essere connaturati anche alla menopausa fisiologica», conclude la responsabile del centro Menopausa dell’ospedale Macedonio Melloni.

 

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