E’ quanto previsto da una decisione del Pirellone, prevedendo 30 milioni di euro di tagli che incideranno sulle prestazioni per i pazienti che provengono dal resto d’Italia. Verrà infatti fissato un tetto massimo di pazienti non lombardi che potranno usufruire dei servizi delle strutture private convenzionate con il sistema sanitario pubblico della regione. Il provvedimento […]
E’ quanto previsto da una decisione del Pirellone, prevedendo 30 milioni di euro di tagli che incideranno sulle prestazioni per i pazienti che provengono dal resto d’Italia. Verrà infatti fissato un tetto massimo di pazienti non lombardi che potranno usufruire dei servizi delle strutture private convenzionate con il sistema sanitario pubblico della regione. Il provvedimento riguarda in particolare quei pazienti che vengono visitati dai professori lombardi nei loro studi privati nelle altre regioni d’Italia e che poi vengono ricoverati nelle cliniche di Milano, Brescia o Pavia. La Regione quindi darà agli ospedali privati massimo 129 milioni, a fronte dei 142 riconosciuti lo scorso anno, e se le spese sostenute dalle strutture saranno di più, non verranno rimborsate. Discorso simile viene fatto per i prossimi anni: nel 2018 il tetto sarà di 116 milioni, nel 2019 e negli anni successivi di 104. In queste cifre non rientrano le cure altamente specialistiche, come quelle per i malati oncologici.