«Il comune obiettivo è quello della tutela della salute del paziente» spiega Jessica Veronica Faroni, Presidente Aiop Lazio. Lo scopo primario, migliorare l’assistenza rivolta alla terza età «combattendo la concorrenza sleale delle case di riposo e dando più forza alle Residenze Sanitarie Assistenziali abilitate»
Sempre più integrazione tra pubblico e privato, l’Europa va in questa direzione e l’Italia non può che seguirne le orme. È quello che emerso nel corso dell’incontro ‘Sanità pubblica e privata: l’unione fa salute’ avvenuto di recente e organizzato dall’Associazione Italiana Ospedalità Privata del Lazio. «Pubblico e privato devono andare nella stessa direzione, la collaborazione è fondamentale» spiega Jessica Veronica Faroni, Presidente Aiop Lazio. «Il comune obiettivo è quello della tutela della salute del paziente».
Due realtà integrate per garantire una sempre più efficace assistenza agli utenti «soprattutto quelli più anziani – precisa la presidente Faroni – questo è fondamentale perché l’età media sta aumentando, i pazienti sono sempre più anziani e chiaramente sempre più compromessi».
Aiop Lazio infatti si sta mobilitando per dare una risposta alla richiesta elevatissima di assistenza verso la terza età soprattutto alla luce di una concorrenza sleale delle case di riposo che spesso accolgono utenti non autosufficienti senza avere personale in grado di gestire pazienti in gravi condizioni. «Le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) sono strutture che vanno sotto il criterio di accreditamento sia strutturale che organizzativo quindi capaci di dare un’assistenza sanitaria – ci tiene a sottolineare la Presidente Faroni -. Spesso però, leggiamo sui giornali che nelle case di riposo, vengono ricoverati pazienti con diverse patologie che necessitano di assistenza sanitaria, la quale, spesso, non viene garantita. Quindi ritengo, che è assolutamente necessario personale competente all’interno di queste strutture».
Aiop Lazio, infatti, chiede che con un decreto si stabilisca una volta per tutte la differenza tra RSA e Case di Riposo, e che le famiglie con un anziano non autosufficiente vengano informate dei posti liberi presenti nelle RSA e dunque non ricoverino i loro anziani in strutture non organizzate. Inoltre «di fronte alla drammatica situazione in cui si trovano i Pronto Soccorso – conclude la Presidente Aiop Lazio – la mia Associazione è corsa in aiuto mettendo a disposizione il 30% dei posti letto per supportare gli ospedali pubblici e contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa».