PNRR 6 Febbraio 2023 08:15

Pnrr, all’Ateneo di Palermo un hub per la medicina di precisione 

Il Pnrr finanzierà 21 progetti all’università di Palermo. L’ateneo è promotore di “Heal Italia”, prima rete multidisciplinare dedicata alla medicina di precisione. 

Pnrr, all’Ateneo di Palermo un hub per la medicina di precisione 

L’università degli studi di Palermo si è aggiudicata 131 milioni di euro messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). L’Ateneo li investirà in per 21 progetti innovativi dedicati alla ricerca su salute e crescita verde. I fondi saranno utilizzati per assumere 140 ricercatori a tempo determinato, bandire 100 borse di dottorato di ricerca, comprare nuove attrezzature, potenziare e creare infrastrutture dedicate alla ricerca ed all’innovazione.

La medicina di precisione

L’Università di Palermo promuove e coordina il progetto “Heal Italia” sul tema della medicina di precisione. Si tratta della prima rete multidisciplinare che coinvolge università, Ircss e imprese e nascerà grazie al Pnrr. Una sinergia che unisce scienziati, tecnologi e giovani ricercatori che condividono le conoscenze già acquisite, le ricerche in corso e le tecnologie innovative di cui dispongono. La finalità è offrire al Servizio sanitario nazionale nuovi metodi e servizi nell’ambito della medicina di precisione. Sarà inoltre disponibile un network di dati clinici, a supporto della ricerca traslazionale per diagnosi e terapie avanzate nella lotta al cancro, alle malattie cardiovascolari, metaboliche e rare.

Digital health prevention center 

L’Ateneo palermitano darà vita ad un Centro di ricerca in digital health prevention. È il primo esempio in Italia e fornirà un supporto tecnico-scientifico alle istituzioni locali, da quelle sanitarie a quelle politiche, chiamate a decidere su processi organizzativi del Sistema Sanitario. Il Centro, usufruendo dei fondi del Pnrr, sarà dotato di un’infrastruttura digitale. Permetterà di raccogliere, custodire e condividere i dati di enti e istituzioni di settore, dalle aziende sanitarie locali, agli ospedali, fino alle agenzie per la protezione dell’ambiente.

All’università di Palermo un data-center 

L’Università di Palermo parteciperà anche alla realizzazione di SoBigData, la prima infrastruttura di ricerca digitale del al Sud. Il progetto fa parte di creazione più ampio, il MedCompHub, che punta a diventare il riferimento nel Mediterraneo in ambito digitale. Si tratta di un data center di ultima generazione, creato attraverso un partenariato Pubblico- Privato e finanziato dal Pnrr. Supporterà diversi ambiti, tra cui la mobilità urbana e delle vie d’acqua, il trasporto su gomma.

Rischi ambientali, naturali e antropici

Lo stesso ateneo siciliano entrerà a far parte dell’infrastruttura di ricerca “Mirri”: un network di biobanche per microrganismi di varia natura. Fra i temi legati all’attualità promossi con il Pnrr c’è pure l’ambiente. UniPa sarà coinvolta nel campo dei servizi geologici innovativi per sistemi di “alert” avanzati attraverso l’infrastruttura di ricerca “Geosciences” , con attività su rischi ambientali, naturali e antropici.

 

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